5 derby vinti di seguito e 5 gol a 1 nel derby del campionato appena iniziato. L’Inter asfalta il Milan e si pone in testa alla classifica. Veemente l’intensità e la voglia di vincere messa in campo dalla squadra di Inzaghi con Mkhitaryan e Thuram che hanno fatto impazzire il diavolo rossonero, il quale, contrariamente alle altre volte, è rimasto letteralmente disorientato da cotanta pressione offensiva degli avversari. L’Inter è in una spettacolare condizione psico fisica che gli dà freschezza nell’esprimere il proprio gioco dal centrocampo in avanti. E se pensiamo che un certo Frattesi è costretto a mordere il freno in panchina per non trovare al momento spazio nel centrocampo di qualità nerazzurro, allora è tutto dire. E sembra pure finito il tempo in cui Simone Inzaghi veniva criticato per sbagliare i cambi in partita in corso. Adesso azzecca tutto e ogni cosa gli riesce benissimo. Chi mi conosce sa che fin dall’avvento di questo allenatore all’Inter, ho sempre sostenuto che con Inzaghi in panchina l’Inter avrebbe iniziato un ciclo importante. Così i risultati mi hanno dato ragione, visto che con mister Inzaghi l’Inter ha vinto due Coppe Italia, altrettanti di Supercoppa e una finale in Champions League perduta contro il Manchester City. Un percorso di notevole qualità, supportato anche dalla società nerazzurra che ha saputo razionalizzare una gestione economica per nulla florida. Ma la squadra, dal punto di vista tecnico, ha dimostrato di dare risposte concrete sul campo, nel volere raggiungere obiettivi nazionali ed europei che sono alla sua portata. Così come negli ultimi derby vinti cinque volte di seguito con merito e cancellando sul nascere ogni tentativo di polemica. E il Milan? Si sta rendendo conto che l’Inter è la sua bestia nera, una barriera che sta diventando insormontabile, forse più dal punto di vista psicologico che fisico. La squadra di Pioli ha preso una grande scoppola non facile da dimenticare, soprattutto nella cocente delusione provata dai propri tifosi. Adesso non resta che ricominciare a lavorare con impegno, cercando di procedere sul percorso di inserimento di quei giovani di qualità acquistati all’ultimo calciomercato. E intanto la prima partita di Champions League è alle porte, non solo per le squadre milanesi. E mentre nella notte della Milano del calcio che conta c’è chi ride e c’è chi piange, restiamo a guardare curiosamente che cosa accadrà nel prosieguo del nuovo anno calcistico appena iniziato.
Salvino Cavallaro