Si chiama Annamaria Pajno, è biologa, vive a Lipari ed è dotata di una particolare sensibilità d’animo che trasferisce attraverso le sue poesie. È stata la vincitrice della sezione Poesie in Italiano, mentre altri scrittori e poeti di altrettanta bravura hanno partecipato e vinto nelle varie sezioni del concorso. Una V edizione del Premio Teseo, la cui consegna dei premi è stata fatta alla Riva Smeralda di Milazzo in una fresca e ventosa serata di fine agosto. Il presidente Dr. Attilio Andriolo e la giuria composta dalla vicepresidente Prof. Silvana Gitto, la Prof. Maria Lizzio, il Dr. Albano, dal Signor Salvatore Pandolfo e dalla scrittrice varesina Francesca Roveri, hanno rappresentato l’anima di un concorso che anno dopo anno richiede grande impegno nell’individuare quei testi che maggiormente fanno vibrare i sentimenti partendo e arrivando direttamente al cuore. Sì, perché questo è in fondo il senso di un concorso letterario in cui tanti autori manifestano i più disparati temi dove l’amore, inteso in tutta la sua accezione, si manifesta tra momenti di vita sociale e personale. Dunque, un appuntamento annuale con la voglia di scrivere, che l’Associazione Teseo mette a disposizione per scoprire talenti o, più semplicemente, amanti delle parole scritte con il sentimento, siano esse dialettali o in lingua Italiana. Quest’anno abbiamo apprezzato la novità del premio video poesia, un’idea fantastica capace di enfatizzare le emozioni dei testi attraverso il lavoro dei video maker. Immagini che si intersecano a voci, recitazioni e basi musicali apportatrici di brividi di emozioni. L’appuntamento, dunque, è al prossimo anno. Si tengano pronti fin da ora gli affezionati scrittori di questo concorso Teseo, che ogni anno sono sempre più numerosi. Segno di una credibilità che aiuta a far sempre meglio, anche se a onor del vero, diciamo che bisognerebbe rivedere l’organizzazione della serata dei premi, apparsa troppo lunga ed eccessiva nella lettura di tutti i testi. Diminuire di gran lunga i premi per le ripetute menzioni d’onore, sarebbe secondo noi essenziale per il buon proseguire del Premio Teseo.
Salvino Cavallaro