Quando la scorsa estate dicevamo di avere avvertito a Milazzo un’aria nuova di miglioramento, non solo dal punto di vista artistico e culturale, ebbene, oggi, con il senno di poi, possiamo proprio dire di non esserci sbagliati. Ed era troppo intensa quella voglia che aleggiava di destarsi dal lungo letargo dell’anonimato, che oggi la città mamertina ci stupisce proponendo spettacoli teatrali, eventi culturali e artistici tali da inorgoglire il sindaco Midili, la sua giunta comunale, la cittadinanza di Milazzo e coloro I quali d’estate trovano in questo angolo di mondo incantevole, il luogo perfetto per ritrovarsi e ricaricare le pile. E quest’anno a tutto questo si aggiunge pure lo svago, il divertimento, ma anche lunghi momenti dettati da incontri culturali che restano pur sempre un motivo di interesse. Era proprio quello che mancava da troppi anni a questa città che visse i suoi fasti di immagine nell’ormai lontano tempo, in cui il sindaco Stefano Cartesio e la sua giunta comunale di allora, diedero con smisurato orgoglio a Milazzo l’immagine di città, seconda solo a Taormina per richiamo turistico e attrazioni televisive. Era il tempo del “Premio Regia Televisiva” presentato da Daniele Piombi, che per qualche anno di seguito ha fatto capo proprio in quella cittadina milazzese che egli ha imparato ad amare. Poi il nulla. Tutto è finito in una bolla di sapone, dando ragione a coloro I quali pensano disfattisticamente che sono le solite cose che accadono a Milazzo; e cioè l’incapacità di iniziare un percorso politico e portarlo avanti nel tempo per il bene della città, nonostante i vari cambi di colore ai vertici del Comune. Oggi si ricomincia con buona lena a ripercorrere quell’antico percorso interrotto bruscamente, che ha visto lunghi anni di un malinconico anonimato che Milazzo non merita. Oggi, con Midili e la sua giunta, domani con un altro politico e altre figure. Per favore, ci si unisca una volta per tutte per dare a Milazzo un futuro di città ad attrazione turistica. È l’eredità da lasciare alle future generazioni milazzesi. Ed è questo che la natura desidera, è questa l’unica vera strada da seguire per questa penisola che sporge sull’azzurro mare, capace di richiamare gli intenditori della grande bellezza. Milazzo è Milazzo! Adesso la sveglia è stata data. Si continui a rimboccarsi le maniche, mettendo da parte invidie e gelosie. Solo così si procederà velocemente al recupero di lunghi anni di apatia e disinteresse.
Salvino Cavallaro