C’è una nuova scuola di pensiero relativa alle presentazioni artistiche e culturali che intendono coinvolgere il maggior numero di persone, talora anche semplici passanti di strada che inaspettatamente si rendono inclusivi per curiosità e interesse. Da sempre ricordiamo gli artisti di strada che hanno iniziato, e in alcuni casi anche continuato per sempre, il loro esibirsi a favore della gente comune. Oggi, in più parti d’Italia, sta diventando sempre più abituale organizzare per strada, nei vicoli e nei carrugi stretti ma caratteristici delle città, ritrovi per la presentazione di libri. E’ come dire che non è il lettore ad andare a cercare il testo preferito, ma è il libro stesso che si propone all’attenzione del lettore in un posto nuovo che non è necessariamente una libreria o una bancarella fornita di tante pubblicazioni. Una sorta di incontro culturale adatto a tutti, dove il ruolo di un libro non si deve immaginare come qualcosa di adatto a pochi acculturati – dando l’idea di nicchia – ma deve in qualche modo appartenere al popolo, alla gente comune che forse ha bisogno di essere coinvolta e sollecitata attraverso la curiosità. Lo riteniamo un ottimo mezzo di comunicazione di massa, capace di offrire opportunità di pensiero verso questo o quel libro scritto da un autore conosciuto, piuttosto che da qualcuno che non sappiamo chi è ma se ci soffermiamo un po’ a conoscerlo, ci accorgiamo che tra quelle pagine cartacee scopriamo l’anima di chi ha scritto. È la grande bellezza della letteratura rivolta a tutti, nonostante i tanti gusti nell’approcciarsi alle diverse letture. E persino lo spettacolo di Fiorello in “Viva Rai2” è entrato in questa ottica di arte e spettacolo sulla strada a favore di tutti, nonostante l’orario mattutino consiglierebbe un più comodo modo di seguire la trasmissione televisiva dell’artista siciliano, il quale sta avendo un grande successo. Così, nonostante l’ora di prima mattina, in quella strada di Roma transennata per ordine pubblico, si vede un nutrito numero di persone curiose che si rendono partecipi allo spettacolo. Ed è la stessa cosa per qualsiasi altro evento culturale che si decide di fare per strada. Sì, proprio quella strada tanto amata e rivalutata nel film di Federico Fellini e poi portata ai giorni nostri con concettualita’ più moderne di espressione. Non sappiamo se questo possa rappresentare un business per l’editoria, ma il presentare libri e autori per strada ci piace davvero tanto come principio.
Salvino Cavallaro