E’ stato un piacevole incontro culturale e gastronomico, quello fatto in un ben noto ristorante di Torino, in cui si mangia rigorosamente con specialità piemontesi. Si potrebbe definire come la cena del gusto regionale, in cui è prevalsa l’attenzione verso la pasta fresca dell’imprenditore modenese di nascita, ma piemontese di adozione, Achille Muzzarelli. Dal punto di vista climatico la serata non è stata tra le migliori, visto l’abbassamento repentino della temperatura e la pioggia battente che in Piemonte cade copiosa già da alcuni giorni. Tuttavia, il ristorante che ci ha accolto è stato confortevole sotto l’aspetto di un contesto ambientale tale da trascorrere una piacevole serata all’insegna dell’amicizia, in cui sono scaturite narrazioni di vita trascorsa e futuribili progetti culturali. Al tavolo degli invitati, oltre l’imprenditore Achille Muzzarelli e la sua compagna Giusy, c’era il sottoscritto con la propria moglie e il Dr. Attilio Andriolo in rappresentanza di Milazzo, in una serata che si potrebbe definire come l’incontro tra le due culture del gusto piemontese e siciliano. E anche se, come dicevo pocanzi, a tavola si sono gustate prelibatezze piemontesi, è stato piacevole portare attraverso tanti discorsi i vari distingui gastronomici e le diversità culturali del gusto. Gli agnolotti piemontesi o i tagliolini agli asparagi che sono il marchio della famiglia Muzzarelli, hanno fatto contrasto a fine pasto con un bel cannolo siciliano alla ricotta, tanto adorato dalla piemontese signora Giusy che apprezza molto le cassatine siciliane. Nel corso della cena, si è fatto anche cenno all’eventualità di realizzare a Milazzo una tavola rotonda culturale per parlare appunto della storia modenese della pasta fresca, proseguita ormai da tanti anni a Torino in un centro attrezzato in maniera artigianale, per soddisfare le grandi richieste di ristoranti della vasta catena del tessuto nazionale. E’ una bella storia, quella dell’imprenditore Achille Muzzarelli che nato a Pavullo nel Frignano, in provincia di Modena, fu portato a Torino a soli sei mesi di vita per volere del trasferimento della sua famiglia. “Sono due luoghi che ho nel cuore e nella mia vita si sono incontrati spesso” – dice Muzzarelli – con passione e un pizzico di commozione legato a tanti ricordi e anche un po’ al tempo che è volato via inesorabile. Lui è quel pastaio che se potesse riempirebbe di valori umani i suoi tortelli modenesi e gli agnolotti piemontesi, vista la qualità umana del personaggio. Un’azienda, la sua, a carattere famigliare che è stata fondata tanti anni fa come Pastificio Bolognese che si è formato con la partecipazione delle figlie Cristina, Laura ed Elena. Ma oltre la qualità degli innumerevoli prodotti di pasta fresca che giornalmente escono da questa azienda di Via San Secondo a Torino, per essere consegnata ai vari clienti ristoratori e non solo, c’è tanta attenzione verso le persone che vanno a comprare in negozio. Un po’ come dire che si desidera instaurare una relazione umana produttiva nel tempo, attraverso il gusto dei buoni prodotti di qualità di casa Muzzarelli. Ed è la sintesi di quanto abbiamo detto sin qui, con l’aggiunta di volere anche far conoscere il proprio modo di lavorare in questo particolare settore della pasta fresca, anche in quei luoghi d’Italia come la Sicilia, in cui non c’è propriamente spiccata tale cultura. Tuttavia, è sempre bello conoscersi e confrontarsi nel rispetto delle proprie tradizioni in un piacevole scambio che sa di rispetto e di impagabili relazioni umani. E mentre al tavolo della serata conviviale si gustano i buonissimi digestivi a base di grappa distillata al 100%, salutiamo Achille Muzzarelli e la sua compagna Giusy, per averci ospitato in una serata che resterà sicuramente nel ricordo nostro e di tanti milazzesi rappresentati dal Dr. Attilio Andriolo. In fondo è questo il legame intelligente che unisce l’Italia tra Nord e Sud.
Salvino Cavallaro