Con un secco 4 a 0 la squadra di Pep Guardiola ha liquidato il Real Madrid che è tornata mestamente a casa. Non c’è stata partita, perché la cronaca della gara ci dice che si è giocato a una sola porta e se non fosse stato per Courtois, il Manchester City avrebbe potuto vincere con un risultato più eclatante. La squadra di Carlo Ancelotti si è sciolta come neve al sole dinnanzi all’oggettiva superiorità della squadra di Guardiola. Un gioco che più armonioso di così probabilmente si può vedere soltanto in paradiso, talmente straordinario e di grande bellezza è stato l’intendere e la compattezza di squadra degli inglesi. Forza fisica, corsa strepitosa, triangolazioni perfette, verticalizzazione di gioco, dribbling e pressing asfissianti, hanno fatto si che persino il pur importante risultato di 4 reti a 0 non rispecchi esattamente ciò che si è visto in campo. E adesso non resta che aspettare la finale di Istanbul in cui l’Inter di Simone Inzaghi è chiamata a svolgere un compito senza dubbio difficile ma se affrontato con il giusto cipiglio di una gara perfetta dal punto di vista mentale e tecnico tattica, allora ne vedremo delle belle. Guai però ad avere un atteggiamento attendista arretrando il centrocampo per agire in contropiede, si rischierebbe di fare la fine che questa sera ha fatto il Real Madrid. Dunque, mister Inzaghi cominci fin da ora a pensare non solo agli undici titolari da mandare in campo in questa storica finale, ma anche al modo con il quale affrontare una squadra forte come il Manchester City.
Salvino Cavallaro