Si continua a parlare di tagli alla sanità siciliana che stavolta potrebbero riguardare due reparti strategici dell’ospedale San Vincenzo di Taormina: cardiologia e cardiochirurgia pediatrica. Questo il timore evidenziato dal segretario regionale del Cimo Giuseppe Bonsignore: “Con il parere favorevole delle Giunta Regione Siciliana alla rideterminazione della Dotazione Organica e del Piano Triennale dei Fabbisogni del Personale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina, adottato con Delibera n. 116 dello scorso 3 marzo, potrebbe ufficialmente interrompersi l’attività dei reparti di Cardiologia e Cardiochirurgia attivi dal 2001 nell’ambito del Centro Pediatrico istituito presso il Presidio ospedaliero S. Vincenzo di Taormina” sostiene Bonsignore, che prosegue: “Allo stato, invero, le prestazioni sanitarie risultano, in assenza di comunicazioni e disposizioni da parte dell’ASP né della Direzione di Presidio, impropriamente rese da personale medico ed infermieristico inquadrato dal 2001 in reparti – cardiologia pediatrica e cardiochirurgia pediatrica – oggi non più previsti, con evidenti riflessi in merito alle coperture assicurative di legge ed alla puntuale individuazione dei soggetti responsabili per le attività svolte in un settore ufficialmente non più riconosciuto dall’Azienda”. “Possibile causa della mancata previsione organica sarebbe, secondo indiscrezioni, da imputare al mancato finanziamento dell’attività, che se per tutti questi anni è stata economicamente inserita nel tetto di spesa del personale dell’ASP, inspiegabilmente sembra oggi non trovare più adeguata copertura, potendosi lecitamente ipotizzare il dirottamento dei fondi verso altri settori dell’Azienda”. Si preannunciano perciò giornate di agitazione da parte del personale addetto a quei due reparti, per tentare di salvare un centro d’eccellenza della sanità siciliana.