Il Presidente del Rotary Club di Milazzo dott Antonio Pontoriero con tutti i soci e in collaborazione con la presidentessa del Soroptimist International di Milazzo dott.ssa Raffaella Catania, nella giornata del 8 Marzo hanno organizzato un evento dedicato a Artemisia Lomi Gentileschi “l’unica donna in Italia che abbia mai saputo cosa sia pittura e colore e impasto”. Siamo nella Roma degli inizi del Seicento. Artemisia, talentuosa figlia del pittore Orazio Gentileschi, viene violentata nella sua stessa casa da un amico del padre, Agostino Tassi. Sotto giuramento Artemisia sostiene con forza di aver subito la violenza ma la difesa insinua una promiscuità della pittrice con il Tassi. Artemisia ribatte con disprezzo alle accuse e nel processo grida la sua verità sotto la terribile tortura della Sibille. La sua arte lungo i secoli griderà ancora per lei e il suo sconvolgente quadro Giuditta che decapita Oloferne è ancora oggi il manifesto della sua forza di donna e di artista. Uno spettacolo intimo ed intenso, che dà forma ai ricordi del momento più drammatico nella vita di questa straordinaria artista e al suo riscatto; lei prima donna ammessa nel 1616 alla prestigiosa Accademia del Disegno di Firenze. La critica più recente concorda nel ritenere che il suo vissuto esistenziale, se da una parte è necessario per averne corretta fruizione dell’opera, dall’altra non consente assolutamente di averne una visione esaustiva. Ha altresì inteso dare una lettura meno riduttiva della carriera di Artemisia, collocandola nel contesto dei diversi ambienti artistici che la pittrice frequentò, e restituendo la figura di un’artista che lottò con determinazione, utilizzando le armi della propria personalità e delle proprie qualità artistiche contro i pregiudizi che si esprimevano nei confronti delle donne pittrici; riuscendo a inserirsi produttivamente nella cerchia dei pittori più reputati del suo tempo, affrontando una gamma di generi pittorici che dovette esser assai più ampia e variegata di quanto ci dicano oggi le tele a lei attribuite . Sono intervenuti il prof Scolaro, il quale ha tenuto una lettura magistrale e la prof.ssa Caliri, che ha dato voce a Artemisia, attraverso la lettura di alcuni brani. L’incontro è stato aperto dalla prof.ssa Rita Chillemi Serraino, vice presidente del Soroptimist Milazzo, che ha recitato una poesia, dedicandola proprio alle donne. La festa della donna è stata pertanto l’occasione per dare voce al silenzio di quelle donne che hanno subito o subiscono violenza non solo fisica ma anche psicologica da quegli uomini che eppure dicono di amarle e alle donne che ancora oggi chiedono parità di diritti.
Ada Betto