Incontrarsi, amarsi, sposarsi, cambiare città, vivere lunghi anni insieme della propria vita nella condivisione di difficoltà con la speranza di una vita migliore. I 61 anni di vita matrimoniale di Lucia Zagaria e Lino Banfi, terminata con la morte di Lucia dopo lunga malattia di Alzheimer, mi ha fatto pensare al valore inestimabile di un amore che unisce indissolubilmente, senza il pur minimo pensiero di dissolversi alla prima difficoltà. Si dirà in maniera superficiale che è stato un amore d’altri tempi e che oggi, con il modus vivendi e operandi della fretta e confusione del vivere, non è più possibile protrarre per così tanti anni di matrimonio una unione che al minimo intoppo è pronta a sciogliersi come neve al sole. Ma qual è il vero significato della parola amore? Perché spesso la usiamo in maniera superficiale senza valutarne l’importanza e l’impegno di tale affermazione? La verità è che spesso e volentieri, presi dall’innamoramento (che non è ancora amore) ci rifugiamo nell’emozione dimenticando che l’amore, quello vero, è un sentimento profondo. Il sentimento, infatti, dura nel tempo, si costituisce giorno per giorno e non è istantaneo e passeggero come l’emozione che è frutto di attimi. E’ vero che l’amore nasce spontaneamente ma va nutrito e coltivato con il passare del tempo. Per questo motivo l’unirsi in matrimonio rappresenta qualcosa di impegnativo che non è la semplice promessa fatta quel primo giorno in cui abbiamo giurato di essere sempre pronti a sostenere il nostro coniuge nella “buona e nella cattiva sorte”, ma è qualcosa che va oltre le parole e si fonda in un monolito di intenti comuni che vanno di pari passo e che si uniscono nella forza di superare ogni ostacolo di vita, anche nei momentanei screzi dovuti al diverso carattere. Ecco, direi proprio che l’unione matrimoniale di Lino Banfi e Lucia Zagaria abbia dato l’esempio più puro di un amore vero cominciato nelle difficoltà e continuato nel fare crescere una famiglia che ha saputo lievitare valori indispensabili da tramandare a figli e nipoti. E’ quell’esempio di amore, dedizione, comprensione e condivisione che non ha bisogno di essere ammantato da tante edulcorate parole, ma trova il suo vero significato nei fatti. Timida e molto riservata, Lucia Zagaria è stata in realtà un granitico sostegno nella vita e nella carriera di suo marito Lino Banfi. Era nata a Canosa di Puglia il 21 Aprile del 1938. Unica femmina di quattro figli, aveva abbandonato la casa paterna e una buona condizione economica per seguire a Roma Lino Banfi, il quale era sempre preso con l’impegno e il sogno di entrare a far parte del mondo artistico. Insieme hanno attraversato anni bui, duri e difficili dal punto di vista anche economico, prima che Lino conoscesse la popolarità. Una storia bella, apparentemente soltanto romantica nel suo insieme, ma solida e significativa di amore che è vita affrontata in un corpo unico nella gioia, nel dolore, nei sacrifici e nel raggiungimento del successo. Partire dal nulla per arrivare insieme là dove hai sempre sognato, rappresentail momento più significativo dell’unione di due persone che si amano con la A MAIUSCOLA. “Quando poi muore uno dei due, dopo tanti anni di vita vissuta insieme, è come se la fotografia del giorno del matrimonio si strappasse. E quando vuoi riattaccarla ti accorgi che non c’è colla al mondo che possa farlo” – Lino Banfi dixit.
Salvino Cavallaro