Nel corso del TG Regionale del 12 dicembre 2022, il coordinatore di Cittadinanza attiva – Tribunale dei Diritti del malato – Dr.Attilio Andriolo, ha manifestato a chiare lettere l’incivile situazione sanitaria del Pronto Soccorso dell’Ospedale Fogliani di Milazzo che legittimamente inquieta tutta la comunità. “Non può rimanere sotto silenzio l’assurda vicenda delle ambulanze che devono attendere molte ore per potere spostare i pazienti dalla barella presente sul mezzo alla lettiga del pronto soccorso”. A parlare e a metterci sempre la faccia è proprio lui, l’Attilio Andriolo che non si risparmia mai quando si tratta di difendere i diritti delle persone, siano essi derivanti da un sistema sanitario a dir poco inefficiente, che di altri temi capaci di creare forti problematiche sociali. “Non è più possibile rimanere in silenzio o limitarsi a una protesta sporadica in quanto la situazione ha raggiunto un livello tale che necessita di interventi strutturali e immediati, anche perché la situazione del pronto soccorso dell’ospedale di Milazzo, ritengo abbia raggiunto un livello che non può più lasciare indifferente chi ha il dovere di intervenire”. Così continua Andriolo con l’intento di rappresentare la popolazione di Milazzo che, su questo annoso problema, è davvero molto preoccupata per il presente e per il futuro di un ospedale che, così com’è oggi, non fa dormire sonni tranquilli. Non è da oggi che si verifica nel pronto soccorso di Milazzo un disservizio di tale portata. Qualche settimana fa, infatti, le code all’ingresso del P.S. hanno provocato la protesta di chi ha dovuto attendere quasi un’ora prima dell’arrivo del mezzo di soccorso sul luogo dell’incidente. Insomma il Pronto Soccorso del Fogliani di Milazzo “scoppia” perché tutti i malati del comprensorio convergono proprio sulla città mamertina, soprattutto se pensiamo all’assurdità di mantenere il vicino ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto soltanto come presidio Covid, proprio in una fase in cui, fortunatamente, i ricoveri per questa malattia si sono ridotti di gran lunga. Dopo questa giustificata e intensa protesta dei cittadini, adesso la palla passa all’ASP e a chi ne governa la gestione. Non ci possono essere sconti o lungaggini burocratiche che possono impedire la soluzione di un così grave problema sanitario molto simile al terzo mondo. La cittadinanza aspetta una risposta concreta da parte delle istituzioni. Non si può più attendere. Lo rivendica il diritto alla salute del cittadino!
Salvino Cavallaro