“Sono molto contento perché torno a teatro con una commedia brillante e con dei contenuti di sentimenti che piacciono a noi. C’è un padre che si deve distaccare dalla figlia perché la figlia si sposa. E’ una cosa quasi contro natura per questa bambina che è stata cresciuta con grande amore. Credo che sia una forma d’amore straordinario di un padre per una figlia o figlio che sia. Essere sposa è un traguardo meraviglioso per una bambina che diventa donna, ma è una vera e propria tragedia per un genitore che si deve distaccare da questa creatura. Si assiste quindi a tutte le cose comiche che riguardano un sentimento bellissimo, mentre il padre della sposa fa di tutto per impedire questo matrimonio che, non solo va avanti, ma sarà un matrimonio felice con tutte le premesse che questa ragazza sia felice per tutta la vita. E’ una commedia davvero divertente. Sulla scena Barbara De Rossi sarà mia moglie e quindi la mamma della nostra comune figlia. La regia sarà di Gianluca Guidi e la produzione di Francesco Bellomo che è un mio caro amico con il quale ho già sperimentato un rapporto professionale, perché insieme abbiamo fatto recentemente il “Berretto a Sonagli”che ha avuto un grandissimo successo qui, al Manzoni di Milano, ma anche in tutta Italia. Spero di ripetere questo successo con una cosa completamente diversa, ma d’altra parte, io ho il grande privilegio – e lo dico senza alcuna presunzione – di avere fidelizzato un pubblico che si è abituato a vedere il meglio di cose molto diverse fra di loro. Mi hanno dato la patente per fare sia Liolà che il Berretto a Sonagli e le cose scritte da Jannuzzo, quindi pensa che passo che mi rende davvero orgoglioso. Speriamo che vada bene anche questa volta. Io, naturalmente, ce la metterò tutta come sempre”.
A parlare è Gianfranco Jannuzzo, l’attore siciliano che rivediamo più brillante e carico che mai nel sapere di ritornare a recitare nel grande teatro che gli è mancato tanto, soffrendo come tanti artisti per il lungo periodo dovuto alla chiusura dei teatri a causa dell’epidemia da covid. E adesso è come ritornare alla vita, quella vera, quella che ti fa sentire la gente vicina, che ti fa ascoltare i palpiti e le vibrazioni di tante emozioni che arrivano dritte sul palco, là dove tu stai svolgendo il tuo lavoro, la tua professione che dà il significato a tutto. E quale ritorno poteva essere meglio di una commedia brillante, se non questo fiore all’occhiello rappresentato da “Il padre della sposa” di Caroline Francke, la regia di Gianluca Guidi, la produzione del suo grande amico Francesco Bellomo e la superba interpretazione di Barbara De Rossi. Dunque Gianfranco Jannuzzo è nelle vesti di Agostino, un imprenditore e padre di famiglia che ha una bella figlia ventiduenne che sta per convolare a nozze, figlia a cui vuole molto bene e di cui è molto geloso. La ragazza sta per sposare Ludo, rampollo di una ricca famiglia ma l’imminente matrimonio con annessi caotici preparativi avranno un effetto straziante sul povero padre, che in cuor suo non vuole accettare il fatto che la figlia sia ormai una donna e il solo pensiero di lasciare l’adorata fanciulla nelle mani di uno sconosciuto lo fa dar di matto. A peggiorare le cose ci si metterà anche il prezzo esorbitante del matrimonio. La goccia che farà traboccare il vaso sarà l’invasione casalinga dell’eccentrico e costosissimo organizzatore di matrimoni Franck e la scelta di organizzare il ricevimento proprio in casa, una situazione che farà in men che non si dica crollare i nervi al sempre più stressato padre che tra una figuraccia e l’altra finirà addirittura in prigione…..
“Il padre della sposa” di cui, come abbiamo già detto, sono strepitosi interpreti Gianfranco Jannuzzo e Barbara De Rossi si presenta come una comedy piena di gag e momenti coinvolgenti, animata da situazioni tenere e divertenti. Due atti in 90 minuti di spettacolo esilarante che si potrà godere al Teatro Manzoni di Milano dal 31 Gennaio al 12 Febbraio 2023, al Teatro Alfieri di Torino da giovedì 16 a domenica 19 Febbraio e poi giù per tutto lo stivale d’Italia, nei migliori teatri. Sì, è il teatro, ma è anche la vita che ricomincia a far battere il suo cuore.
Salvino Cavallaro