L’Italia ha votato ed ha dato fiducia alla destra. E’ stato il voto del “Proviamo con questi, vediamo cosa succede” così come era stato per il Movimento Cinque Stelle, cui si pensava potesse rappresentare la novità positiva per le sorti del nostro Paese. E invece è stato un flop, così come un bluff è stato il reddito di cittadinanza tanto voluto dai grillini, il quale non ha fatto altro che promuovere il dolce far niente ed essere pagati ugualmente. Ma questa volta il voto di protesta dei delusi senza idee e perdita di fiducia in tutti e tutto, non ha tenuto conto del fatto che il nostro Paese può cadere nel regime, in quella sorta di rivoluzione di destra che significa perdita progressiva di certi diritti della libertà conquistata anche con il sacrificio del popolo e la pazienza politica dei grandi veri statisti che hanno fatto la storia del nostroPaese. Dal nostro punto di vista è stato come cadere nel tranello dell’illusione di un’Italia migliore, meglio governata e maggiormente attenta ai bisogni della gente. E questo continuo urlare meno tasse e più diritti per i lavoratori con l’abolizione della legge Fornero, sembra quasi uno specchietto per le allodole studiato ad arte per eccitare le folle che non sanno più da che parte andare. Destra, Sinistra, Coalizione di Centro, boh! Chissà! “Proviamo, tanto provare non nuoce”. Siamo proprio malmessi e la cosa più terribile è che questo stato di cose è stato anche agevolato da una sinistra fragile che, purtroppo, è la lontana parente di quella che per anni ha governato il nostro Paese pur con i tanti sbagli fatti, ma con l’impronta di una cultura politica europeista capace di tessere i rapporti all’esterno dei nostri confini senza limiti, contribuendo all’idea di una moneta unica diventata realtà. Ma, così facendo, e alla luce di quanto emerso per l’Italia dei Fdi, anche questo aspetto di un Paese libero ed europeo potrebbe vacillare sotto l’insistenza di una destra che dimostra tutto, meno che affacciarsi ai rapporti internazionali con senso di collaborazione. “Prima l’Italia e gli italiani” è stato lo slogan della Lega e di Salvini che oggi è pure caduto in disgrazia, mentre la Giorgia Meloni in predicato a essere premier del nuovo governo dice: “Non deluderemo”. Già, non deluderemo! Noi siamo certi del contrario per tanti motivi; non ultima la certezza che i populismi finiscono in catastrofe. Vedremo cosa accadrà, ma siamo sicuri che la nostra Italia così apprezzata oggi dai vari Orban e Le Pen non potrà essere, per forza di cose, quel Paese tanto amato, libero e democratico di cui per molti anni non ne abbiamo apprezzato abbastanza l’importanza. Vedremo! Chi vivrà vedrà, perché oggi il nostro Paese scriverà un’altra pagina della sua lunga storia politica in cui la Costituzione nel suo Articolo 1 ci dice che l’Italia è fondata sul lavoro e la sovranità che appartiene al popolo. La Meloni dice che dopo 70 anni, forse c’è da cambiare qualcosa. Cambiare che? Che cosa della nostra “sacra” Costituzione? Per noi è un sacrilegio! Flat tax, reddito di cittadinanza, pensioni, tasse e lavoro, cosa farà il governo Meloni? Bah, lo vedremo! Almeno se ci sarà data la possibilità di farlo!
Salvino Cavallaro