Immaginare la nostra strada sui sentieri della nostra storia. Annamaria Pajno riesce ad armonizzare le emozioni che la portano a una sintesi precisa e saggia. Poesia è un’oasi fra Cielo, Terra e Mare. Un’oasi fatta di sogni, visioni e trasfigurazioni. Quando la Poesia riesce a significare ed elevare l’Anima, allora raggiunge il suo più alto scopo: purificazione. Le liriche di Annamaria Pajno sono questo: purificazione, oltre le parafrasi esistenziali, oltre i perché, i come, i dove e i quando. Sono delicati frammenti trasfigurati dell’Anima allo specchio che non si spoglia per rivestirsi di abiti comodi, ma di verità. Ed è così che queste liriche trovano la via della catarsi, a volte attraverso Solitudine, Malinconia, ma anche Abbandono nella Consapevolezza. Perché sono… un mare dentro, come recita il titolo. Un mare che non disperde l’Essere, ma lo culla fra le onde. E sono onde d’amore.
Questo è quanto si legge nella prefazione scritta da Maria Cristina Del Torchio nell’ultima fatica letteraria di Annamaria Pajno intitolata “Il mare dentro”, pubblicata da Rupe Mutevole. Un elegante raccoglitore di liriche che si accompagna a un cd con musiche di Mark Drusco e la voce narrante di Eva Immediato, capace di enfatizzare tutti i contenuti e le ispirazioni poetiche della scrittrice Dr.ssa Pajno. Momenti magici che del mare ne fanno un “altro io”, proprio come se dal mare stesso nascesse ciò che in un altrove non si possa ricavare le stesse emozioni, gli stessi sentimenti, lo stesso senso della propria realizzazione e di quell’esistenza, il cui significato resta sempre uno dei punti più difficili da esprimere. Già, lo specchio del mare che riflette il proprio “io” più profondo nel manifestare la malinconia, la solitudine, l’amore trovato e forse soltanto immaginato, sognato come rifugio del mondo tra cielo e terra, tra l’infinito del mare che, talora, illude la sua fine all’orizzonte. Alba e tramonto che si alternano e si traducono in vita, natura, grande bellezza, anche solo ascoltando il dolce rumore del mare che, come l’essere umano, è spesso capace di mostrare il suo lato più vero, mai ammantato di ipocrisia, che si realizza tra quiete e forza impetuosa. Così come le liriche scritte da Annamaria Pajno che si possono definire come un lungo viaggio nell’introspettiva dell’animo umano, là dove spesso, a causa della frenetica quanto superficiale vita quotidiana che ne opacizza i sentimenti, si ha proprio bisogno di rifugiarsi in un’interiorità fatta di riflessioni che ricordano l’importanza di saper vivere le cose semplici. E con questo modo la scrittrice Pajno ci prende per mano con fare delicato e ci permette di entrare nel suo mondo fatto di temi che scaturiscono dalla sua anima, quasi a farti pensare empaticamente che certe sensazioni personali come “Il mare dentro” – “Malinconia” – “Così che tu mi possa scordare” – “Il coraggio di rischiare” – “Resilienza” – “Follia” – “In fondo al cuore” – “Mare in tempesta” – “Mamma” – “Meteore” – e “Ricominciare a sognare” – siano perfettamente condivisibili nell’allontanamento del fatuo e di quel banale vivere di cui spesso non ci fa accorgere dell’immenso che abbiamo sotto gli occhi. E il mare è l’elemento fondante nell’elevazione dell’anima in momenti in cui si presenta come musa ispiratrice che disvela il suo essere, il suo particolare modo di vedere il mondo tra tanti perché che spesso non hanno risposta. E in tutte queste liriche la scrittrice rivela il suo essere, la sua natura di donna sempre alla ricerca di un angolo di mondo che racchiuda tutto il senso di vivere, pur con i suoi momenti altalenanti di nostalgia, di solitudine, ma anche alla ricerca di quell’amore vero, spesso vissuto come sentimento puro che ti sembra di trovare ma che poi ti allontana. E chissà, forse è proprio questa la sembianza con il suo mare, e cioè quella caratteristica di onde che vanno, vengono e si manifestano attraverso l’altalena dell’umore, il quale ne stabilisce la visione dei momenti più svariati della vita. Questa è Annamaria Pajno, questa è la scrittrice di poesie capaci di infiltrarsi nell’anima di ognuno di noi, farci riflettere e guardarci dentro.
Il libro sarà presentato prossimamente in una location elegante di Milazzo. Data e ora saranno comunicati sulle pagine di questo giornale.
Salvino Cavallaro