Segue la logica del piano aziendale 2030, la lettera d’intenti stipulata tra A2A e BTS Biogas. Una collaborazione per la realizzazione di nuovi impianti a biogas e per riconvertire quelli già esistenti alimentari a aceto vegetali ed animali. Entrambe le società avranno un ruolo paritetico sia per quanto riguarda gli investimenti sia per la parte gestionale. D’altronde l’obbiettivo di A2A per il 2030 è la transizione energetica e l’economia circolare e per giungere alla decarbonizzazione, affidarsi alla produzione di bio metano è un passaggio indispensabile. Crediamo che questo accordo con BTS Biogas possa dare un impulso significativo al settore del biogas e biometano e un contributo concreto allo sviluppo dell’economia circolare attraverso la produzione di energia dagli scarti del comparto agro-alimentare” – ha dichiarato Stefano Granella, Chief Strategy & Growth di A2A. Da non sottovalutare poi l’altro risultano del bio metano, vale a dire incrementare le risorse nazionali di gas e anche per questo A2A sta spingendo alla riconversione degli impianti già esistenti oltre alla costruzione di nuove infrastrutture dedicate. Anche Franco Lusuriello CEO di BTS si trova sulla stessa lunghezza d’onda di A2A ritenendolo “un passo significativo per contribuire allo sviluppo del biometano nel nostro Paese e concorrere all’obiettivo UE di produrre 35 miliardi di metri cubi di biometano entro il 2030”.