Un incontro per chiarire il ruolo delle Zes e la loro importanza nello sviluppo delle imprese. Questo è stato oggi organizzato da Camera di Commercio e Sicindustria a Palazzo camerale. Un tour dal titolo “La Zes incontra i territori” che ha visto anche la presenza del neo eletto sindaco della Città Metropolitana Federico Basile e il Commissario della Zes Sicilia Orientale. Punto di partenza è stata la riflessione del Presidente di Sicindustria Pietro Franza che ha sottolineato l’importanza della Zes alla luce di due esigenze immediate che vanno pianificate e risolte: il degrado delle zone industriali e il nodo delle autorizzazioni. Perché la Zes funzioni sono necessarie anche la semplificazione amministrativa che attragga maggiori investitori e poi altro aspetto, le autorizzazioni ambientali, tempi lunghi che impediscono una pianificazione degli investimenti alle aziende. “Il rischio è che oggi si parli di Zes ma poi se un’azienda vuole investire non ci siano le condizioni per l’investimento” ha sottolineato Franza. Di sinergia tra gli attori coinvolti ha parlato Ivo Blandina presidente della Camera di Commercio in totale sinergia di vedute con Franza nell’ evidenziare la necessità di avere “un unico ufficio in cui l’imprenditore che voglia investire può riunire tutti i soggetti istituzionali coinvolti”. Non ha mancato di rispondere ai punti evidenziati da Franza e Blandina, il Commissario della Zes Orientale Alessandro Di Graziano. “La Zes della Sicilia orientale non parla né catanese né messinese, parla unicamente la lingua dello sviluppo e della crescita di tutti i territori” ha detto Di Graziano. A conclusione dei lavori l’assessore regionale alle attività produttive Mimmo Turano ha fatto un bilancio dei primi mesi di Zes, 55 milioni di euro, di cui 54 solo nel catanese ma “nel suddividere le due Zes siciliane, il principio è stato di dare a tutto il territorio le medesime opportunità” ha sottolineato Turano che ha pure precisato che si tratta di investimenti già cantierati e che altri ne verranno presto predisposto, senza alcuna contesa tra Messina e Catania.