Ombretta Cantarelli: “Sono molto felice del ritorno di Lukaku all’Inter”

E’ uno dei volti femminili più noti del mondo della tifoseria interista. L’abbiamo intervistata più volte in carriera e tutte le volte ci è parsa come la prima volta. Indomabile appassionata nerazzurra, dai sentimenti profondi, che si legano a un tifo dalle radici lontane che fanno capo alla sua famiglia milanese e soprattutto a papà, che dell’Inter ne ha sempre vissuto emozioni capaci di intersecarsi tra gioie e delusioni. Proprio così come ci insegna questo mondo del pallone, talora criticato per i suoi sperperi economici di un mondo a parte, ma che poi ti fa innamorare quando i palpiti del cuore gioiscono per un gol, per una vittoria o un abbraccio magari con una persona che nemmeno conosci – ma che fa niente – perché è interista come te. Sono i sentimenti che Ombretta Cantarelli, moglie dell’attore siciliano Gianfranco Jannuzzo, mette in evidenza in ogni sua intervista in cui si pone in analisi la sua Inter che lei accarezza sempre tra l’evidente passione di tifosa e anche con la capacità di intendere il calcio dal punto di vista tecnico. E’ Ombretta Cantarelli, è il suo modo d’essere, di interpretare il calcio e la vita con sentimento, talora mettendoci pure l’anima, proprio come fa nel suo quotidiano nei rapporti con la gente. Adora la Sicilia fin da quando era ragazza e venne per la prima volta in questa terra che ha saputo accoglierla nell’occasione di una sfilata di modelle, quale lei è stata. Una milanese che ama gli usi e i costumi della Sicilia, la gente di Sicilia, proprio con il suo simpaticissimo accento lombardo che ben si interseca a quello siciliano. Oggi l’abbiamo intervistata ancora una volta per parlare della sua Inter e del calciomercato che in questi giorni sta vivendo il suo maggiore interesse per tanti ritorni eccellenti. Lukaku è tra questi.

foto di Gianfranco Jannuzzo

 

Ombretta, cosa pensi del ritorno di Lukaku all’Inter?

“Sono molto felice, anche se noi interisti eravamo rimasti un po’ male per il modo con cui è andato via. Capisco che la società doveva quadrare i conti,  soprattutto in quel periodo in cui il covid imperversava rendendo le casse societarie in grande difficoltà economica e  finanziaria, tuttavia, sarà che io sono ancora molto legata alla vecchia gestione del presidente Moratti che difficilmente lasciava partire i suoi top player, fatto è che nonostante gli oltre 100 milioni di euro incassati per la cessione di Lukaku al Chelsea, l’Inter si è privata del suo pezzo migliore. E poi voglio spezzare una lancia a favore di Romelu Lukaku il quale, prima di andare via e dopo avere conquistato lo scudetto con largo anticipo assieme a tutta la squadra di Antonio Conte, è andato in giro a festeggiare con la sua macchina insieme a tutti i tifosi, dando prova dal punto di vista sentimentale di essere uno di noi. Basti pensare che per tornare a giocare con l’Inter ha fatto di tutto, riducendo anche il suo oneroso ingaggio. La reputo una prova di affetto per l’Inter, per i tifosi e anche per la stessa società. Di lui mi piace il suo essere uomo semplice, in cui affondano evidenti le radici di povertà derivanti da una famiglia molto modesta. E poi, se parliamo del campione, cosa possiamo dire a un giocatore che ha realizzato tantissimi gol importanti per la conquista dello scudetto dell’Inter? ”

Quindi, è evidente che ti dissoci da quanto hanno scritto sui social gli ultrà della Curva Nord, e cioè: “Per noi Lukaku era un re, adesso è uno come tanti”.

“Diciamo che gli ultrà sono sempre un po’ esagerati. E’ vero che quando un giocatore va via per soldi non fa mai piacere, anche se il calcio di adesso ha fatto sparire tutti i giocatori simbolo, tuttavia, ritengo che se Lukaku e l’Inter si sono voluti ancora, un motivo di interesse tecnico ci sarà pure.”

E adesso parliamo del caso Dybala. Perché, secondo te, l’Inter sta tergiversando nel definire l’acquisto caldeggiato da Marotta?

“Marotta è un bravissimo manager e sa fare benissimo il suo lavoro, ma è anche capace a depistare alcune situazioni e trattative che non mette mai chiaramente alla luce di tutto. D’altra parte fa il suo mestiere e noi tifosi possiamo solo immaginare ma non sapere esattamente cosa stia elaborando per il bene della società e quindi del potenziamento tecnico della squadra. Detto questo, dico che Dybala è un ottimo giocatore che io vedo però da tifosa interista e da chi guarda ancora questo giocatore legato ai colori bianconeri della Juventus. Ho ancora davanti agli occhi le lacrime e la disperazione di questo ragazzo nell’ultima partita di commiato dai suoi tifosi e dalla sua squadra, e adesso mi fa un po’ effetto vederlo con la nostra maglia dell’Inter. Nonostante tutto, ritengo che sia innegabile la sua bravura e il talento che, sono convinta, apporterebbe con grande qualità anche all’Inter. Staremo a vedere cosa accadrà. Se viene sarà il benvenuto, altrimenti va bene lo stesso.”

Correa, Dzeko, Sanchez. Non pensi che l’arrivo di Dybala creerebbe un affollamento di punte capaci di mettere in difficoltà il 3-5-2 voluto da Simone Inzaghi?

“Da tifosa non vorrei cedere nessuno, anche se mi rendo conto che l’eventuale arrivo di Dybala necessita, per una questione non solo tattica, di dovere vendere qualche attaccante. Devo però dire che gli stessi attaccanti che tu hai citato hanno dato molto all’Inter durante lo scorso campionato, in cui si è perso lo scudetto soprattutto per sfortuna a Bologna, durante il recupero di campionato che a mio parere è arrivato troppo tardi. Una regola da cambiare, perché penso che quando si rinviano certe partite di campionato si debba necessariamente recuperarle nel breve tempo possibile, anche perché, così com’è successo all’Inter, il tardivo recupero di tanti mesi ha condizionato il campionato. Così ha vinto il Milan, nonostante io continuo a pensare che l’Inter gli sia superiore dal punto di vista della qualità tecnica. Quindi, ritornando alla tua domanda, penso che sia giusto vendere qualche giocatore per favorire un innesto importante. Ma attenti a non rivoluzionare certi meccanismi che ben si erano creati nell’ambito della squadra.“

A questo proposito, ti dispiace che l’Inter stia per vendere Skriniar per far quadrare i conti? In sua sostituzione pare debba arrivare Bremer dal Torino. Ti piace?

“Per me la partenza di Skriniar equivale a una coltellata al cuore, perché con Bastoni e De Vrij, s’era creata una difesa a tre che era ideale per Inzaghi. E non è un caso che l’Inter durante lo scorso campionato abbia avuto la difesa più forte. E poi diciamo pure che Skriniar è anche uno che fa gol, e non è cosa trascurabile per un difensore. Tuttavia, rifacciamo sempre lo stesso discorso relativo alle logiche economiche societarie, che contrastano con ciò che è la passione dei tifosi. Ma ce ne facciamo una ragione, perché questo è il calcio. Per quanto riguarda Bremer, invece, ritengo che sia un buon giocatore che ha fatto molto bene nel Torino. Vedremo come si inserirà nell’Inter.”

Cosa pensi della crisi del calcio italiano, dopo che la Nazionale di Mancini è rimasta fuori dai mondiali per la seconda volta di seguito?

“Sono amica di Roberto Mancini e lo reputo un grande professionista. Ma devo dire che questa ennesima, bruciante bocciatura della nostra Nazionale ai Mondiali di calcio mi dispiace moltissimo. La conquista del titolo europeo ci ha forse un po’ illusi, anche se ci ha fatto molto bene a livello di entusiasmo. Adesso penso che si debba dare fiducia ai giovani, avere coraggio e ricominciare a integrare la freschezza dei nuovi talenti con l’esperienza dei calciatori più affidabili del nostro campionato. E’ una strada che deve essere percorsa per ricominciare ad avere maggiore credibilità in Europa e nel mondo calcistico.”

Per finire Ombretta, pensi davvero che l’Inter stia lavorando bene sul mercato per ritornare a vincere quello scudetto perso per poco quest’anno?

“I penso di sì, perché la squadra è forte, avendo battuto quest’anno due volte la Juve in due competizioni di Coppa, facendo vedere di essere competitiva ad alti livelli anche se poi ha perso lo scudetto per poco. Adesso, con l’arrivo di Lukaku, la squadra si è rinforzata ulteriormente. Tuttavia, è necessario essere più attenti a non far calare l’attenzione soprattutto nella seconda parte del campionato, così com’è successo quest’anno. Comunque sono molto fiduciosa e sono sicura che l’Inter con gli innesti giusti, saprà dare ancora tante soddisfazioni ai propri tifosi. Anche a coloro i quali sono ancora scettici sul ritorno di Lukaku!”

Salvino Cavallaro     

 

 

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