Si è svolta ieri pomeriggio nel laboratorio del Maestro Antonuccio a Milazzo, la performance della stilista Anna Parisi, un défilé che ha richiamato tanto pubblico che ha molto apprezzato gli abiti interamente “costruiti” da Anna, abiti dipinti a mano e da lei realizzati per una collezione dal titolo “Passaggi”. “Quando Anna mi ha chiesto di organizzare qui in laboratorio una performance, non ho esitato nemmeno per un attimo”, ha esordito il Maestro Antonuccio, presentando l’artista e sopratutto ha voluto non solo esaltarne la bravura ma mettere in evidenza come Anna Parisi, sia riuscita a farsi strada provenendo da una piccola realtà “sarebbe potuta andare fuori come fanno in tanti, invece lei è rimasta al sud e porta alto il nome di Milazzo. Magari a quest’ora era a Milano a presentare la sua collezione al “Fuori Salone”, invece è qui. Perché se ce del talento, è con quello che vai avanti e Anna ha talento da vendere”. La collezione va vista tutta, ogni capo portato dalle “modelle” racconta una storia magari in contrasto con quello precedente ma è come la stessa Parisi ha voluto sottolineare: “fare emergere le diversità. Non mi interessava dare spazio all’omogeneità, ma tanti aspetti diversi che messi insieme ci rendono forti”. Una passione la sua per la moda e l’arte in generale, che emerge da ogni singolo abito cucito e dipinto da lei, nuance di colori chiari che grazie al tocco del pennello mettono in risalto una storia, un contorno che esprime l’essere dell’artista. E delle sue modelle. Si, perché Anna ha sdoganato anche il prototipo di modella perché le sue collaboratrici non sono professioniste ma capaci comunque di esaltare e portare con eleganza gli abiti creati dalla stilista, lasciando spazio anche a linee più morbide rese leggere dalla bravura di queste signore a tempo con la musica, altrettanto in contrasto tra ritmi lenti e improvvisamente più “sinuosi”. E il fascino dei suoi abiti si è unito al mondo del ballo, grazie ai ballerini guidati dalla Maestra Sara Rotella della scuola Etoile Emotion Danse, che hanno alternato la loro esibizione alla performance. “Noi non ci conoscevamo eppure con solo due incontri rubati siamo riuscite a capirci e a mettere insieme nella performance quello che era il mio obbiettivo. Perché quando ci si ascolta, si capisce l’esigenza altrui non c’è bisogno di altro” ha detto Anna Parisi nel ringraziare Sara Rotella per la collaborazione. Un cenno meritano anche i gioielli indossati dalle modelle: appartengono alla ConArte Lab di Catania e sono realizzati in fibra di fico d’india e si sposano perfettamente con gli abiti che il pubblico ha letteralmente ammirato, uno per uno, durante la performance. Che dire, poche risorse economiche, tanta voglia di presentare un prodotto realizzato a mano, un’esplosione di idee e passione, tutte caratteristiche che ieri tutti hanno visto e apprezzato in Anna Parisi e tutto il suo staff e che, negli occhi della mamma di Anna presente al défilé hanno fatto emergere l’orgoglio per una figlia e per un talento che tutti hanno avuto la possibilità di esplorare.