Parole che hanno sicuramente lasciato il segno, quelle che il Papa ha pronunciato durante l’udienza del mercoledì presso la Sala Clementina, rivolgendosi ai sacerdoti siciliani e ricordando con piacere il suo viaggio in Sicilia. Ha parlato di cambiamento il pontefice, di una società che sta cambiando e, complice anche la dura prova della pandemia, ha invitato tutti a chiedere il discernimento per affrontare al meglio la prova dei tempi. “La Sicilia ha sempre accolto il cambiamento, i popoli, facendone tesoro per una sua storia” ha detto il Papa “ma la bellezza dei luoghi della sua “insularità continentale” non la esime da crudeltà ed efferatezze e difficoltà”. Una analisi profonda e precisa che a tratti è sembrata anche dura ma reale, quella tracciata da Francesco durante l’udienza e ha ribadito come la Sicilia si trovi in una forte regressione, ragazzi che lasciano la scuola, comportamenti immorali, sfiducia nelle istituzioni. “Dobbiamo capire che strada percorrerà la Sicilia e per farlo bisogna che i sacerdoti e i vescovi siano a totale servizio di Dio e del popolo” ha detto Papà Francesco. Un percorso della chiesa Sicilia e che preoccupato non poco il pontefice, un distacco dalla chiesa che riguarda sopratutto i giovani e non solo come carenza vocazionale ma anche come situazioni poco chiare a cui lo stesso Papa è stato chiamato a pronunciarsi: “Come mai si è arrivati a questa strada di ingiustizia e disonestà”? Il Papa sa che esistono anche sacerdoti devoti che vivono tra la gente è la aiutano. Così come esistono persone che si ispirano agli alti valori messi in pratica da Livatino. “Un parroco giovane mi ha scritto della sua devozione nei confronti del parroco “vecchio”, di come lo aiuti a mettersi a letto e gli racconti tutto della sua laboriosa giornata. Questo è l’atteggiamento giusto”. E poi prima di congedarsi dall’udienza il Papa ha chiesto a tutti i sacerdoti non solo siciliani di allontanarsi dal chiacchiericcio: “ il chiacchiericcio è la peste che distrugge a chiesa, insieme con l’ambizione, la voglia di fare carriera. Scusatemi se predico queste cose che sembrano da prima Comunione, ma sono cose essenziali: non dimenticarle”!