Sono passati cinquant’anni dall’uccisione dei carabinieri Medaglia d’Argento al Valore Militare, Antonino Pirrone e Antonio Arnoldi e oggi a Milazzo si è svolta la commemorazione alla presenza dei familiari dei militari caduti nell’ adempimento del servizio il 24 Maggio 1972, delle autorità militari cittadine e provinciali, l’associazione nazionale carabinieri di Milazzo, San Filippo del Mela e San Pellegrino Terme e il sindaco di Milazzo Pippo Midili. Per l’occasione è stata deposta una corona d’alloro sotto la targa commemorativa e successivamente si è svolta la celebrazione della messa nella chiesa del Sacro Cuore, officiata dal cappellano militare Don Rosario Scibilia e Padre Dario Mostaccio. Una pagina molto triste della storia dell’Arma e per la città di Milazzo. Quella mattina, un uomo colto da un raptus di follia uscì di casa imbracciando un fucile carico a pallettoni, con l’intento di uccidere presso la Tenenza dei carabinieri, più militari possibili. Sulla sua strada invece incontrò la volante con dentro Pirrone e Arnoldi e, facendo cenno di fermarsi, scaricò addosso ai due carabinieri una raffica di proiettili. I due uomini dell’Arma allo stremo delle forze però, uscirono dall’abitacolo e, mentre Arnoldi puntò l’arma verso il folle, Pirrone come ultimo atto della sua vita, riuscì a chiamare rinforzi. Giunsero le auto da supporto che uccisero l’uomo. “Mirabile esempio di eccezionale altruismo, elevato senso del dovere e non comuni virtù militari”, questa la motivazione alla Medaglia Al Valore conferita dal Presidente della Repubblica, l’1 Febbraio 1973.