E’ l’ultima fatica letteraria di Concettina Costa. Edito da CTL Libeccio Livorno – Editore Nino Bozzi. Questa nuova opera letteraria dell’autrice siciliana – intitolata “I casi strani della vita” – è una raccolta antologica di componimenti narrativi che raccontano storie di ieri e di oggi, tutte ambientate in quella splendida terra che è la Sicilia. La stessa terra che ha dato i natali a Concettina Costa, un luogo visto dall’autrice con gli occhi di chi è cresciuta lì e non secondo una visione edulcorata della Sicilia stessa, ma così come appare, e cioè con tutte le proprie luci e ombre che caratterizzano questa particolare regione d’Italia. Forte di una bella prefazione scritta dal critico letterario del quotidiano “La Sicilia” – Lorenzo Marotta – “I casi strani della vita” racchiude tutta una serie di racconti brevi di forte impatto emotivo. Storie di una umanità segnata da gioie e dolori di una Sicilia che la Costa adora, ma che spesso ne avverte l’oggettiva contraddizione dell’essere. E’ un pensiero ricorrente,quello di scrivere e parlare delle sue esperienze, delle emozioni, ma anche delle reali difficoltà vissute in quell’angolo di mondo chiamato Taormina, che dall’alto della sua maestosità domina quella bellissima insenatura che solo a vederla è uno spettacolo della natura. E poi Giardini Naxos, là dove vive Concettina Costa. Finestre sul mare ispiratore che s’infrange tra tante liriche, racconti, fantasie, emozioni che si traducono in una letteratura esaltata da una scrittura che la scrittrice siciliana presenta con uno stile leggero, scorrevole e carico di empatia. E Torino l’aspetta questo libro le cui pagine ci parlano di vita di Sicilia, sintesi di gioie e dolori. Proprio in quel Salone del Libro di Torino in cui il bagno nella cultura racchiude l’unione tra i popoli di tutto il mondo, con il richiamo alla pace. Ed è qui che, grazie anche a – “I casi strani della vita” – il prossimo 19 maggio e fino a giorno 23, ci sarà tra gli altri anche quella sorta di richiamo della letteratura siciliana, che la città sabauda saprà onorare con la dovuta ospitalità.
Salvino Cavallaro