Si risolve così con la pronuncia del TAR a favore di Caronte &Tourist, il ricorso che la compagnia di navigazione aveva proposto contro l’Authority. La vicenda riguarda la doppia gara d’appalto per l’assegnazione degli scivoli della Rada San Francesco: cinque scivoli da assegnare, tre sul bando T1 e i restanti sul bando T2. Di fronte a questa impostazione della gara, C&T aveva subito fatto ricorso ritenendo poco produttivo suddividere gli approdi che avrebbe comportato soltanto una difficoltà nella gestione degli stessi, con ricadute sulla viabilità e il traffico in città. Adesso arrivano le due sentenze del TAR 1001/2022 e la 1002/2022 a sostegno della tesi di Caronte & Tourist, che annullano i provvedimenti dell’Autorita’ di Sistema Portuale alla luce del mancato coinvolgimento del Comune di Messina e dell’Organismo di Partenariato della Risorsa Mare. Quindi l’Authority ha si competenza sulla gestione delle aree demaniali, ma di concerto con il Comune di Messina. Nella nota fornita da C&T si legge: Avevamo peraltro evidenziato la ‘originalità dell’idea che a un aumento delle concessioni potesse corrispondere una fluidificazione dei traffici da attraversamento, dimostrando che invece il raddoppio dei concessionari aumenterebbe le congestioni e i costi a ciò connessi. Non possiamo infine non rilevare che, purtroppo ancora una volta, l’AdSP dello Stretto ha evitato il confronto con gli stakeholders,”.