Si è svolto presso il ministero della Transizione ecologica l’incontro voluto dal capogruppo di Forza Italia all’Ars, on. Tommaso Calderone con il ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani, sull’Aia rilasciata lo scorso 11 gennaio alla Raffineria di Milazzo e nella fattispecie su una prescrizione ritenuta eccessivamente restrittiva che riguarda il camino dello zolfo.
All’incontro hanno partecipato, oltre al deputato siciliano, i sindaci di Milazzo e San Filippo del Mela, Pippo Midili e Giovanni Pino, la presidente della commissione Ambiente, Alessandra Gallone e le parlamentari siciliane di Forza Italia, Urania Papatheu e Matilde Siracusano. I sindaci hanno esposto al rappresentante del Dicastero le problematiche legate all’istruttoria per il rilascio dell’Autorizzazione integrata ambientale e in particolare due aspetti: la rimodulazione delle due prescrizioni n. 19 e n. 42 avanzate dal Comitato tecnico scientifico riguardanti l’ormai famoso camino (E10) dove avviene il recupero di zolfo e poi la questione legata alle prescrizioni sanitarie. I due amministratori hanno evidenziato che quelle prescrizioni, alla luce delle spiegazioni fornite al tavolo della conferenza dei servizi dello scorso 13 dicembre, dovrebbero essere rimodulate come ritenuto dalla maggior parte dei presenti e come da loro richiesto espressamente con emendamento predisposto e presentato e accolto favorevolmente dallo stesso Cts, concedendo alla Raffineria un termine per eseguire un monitoraggio finalizzato appunto a verificare i parametri di riferimento cui poi applicare il limite emissivo.
L’on. Calderone si è invece soffermato sul percorso da seguire in ottica futura, rappresentando l’idea relativa agli strumenti necessari per riconvertire la Raffineria di Milazzo, tutelando sia l’ambiente sia i lavoratori.
Il ministro Cingolani ha ascoltato i presenti, assicurando che opererà degli approfondimenti e delle valutazioni sulla prescrizione che ad oggi viene considerata una criticità e nelle prossime settimane fornirà un riscontro alla richiesta degli amministratori locali e della deputazione siciliana.