Il 12 febbraio, per il Centenario del Soroptmist International d’Italia il Club di Milazzo ha presentato in conferenza web il progetto: Il delicato mondo delle api, coordinato e moderato dalla presidente, professoressa Agata Spampinato.
I relatori, presentati dalla presidente in apertura dell’incontro, sono stati: Don Carmelo Russo, biblista; la professoressa Ivana Bonaccorsi, docente di Chimica degli Alimenti presso l’Ateneo di Messina; il dottor Giuseppe Falliti direttore di Patologia medica, presso l’ospedale Papardo di Messina; Enrico Rampi, imprenditore e proprietario dell’azienda agricola in contrada Crizzina di Catroreale.
Il sindaco della città di Milazzo Pippo Midili ha porto per primo i saluti e ha ringraziato la presidente Agata Spampinato e tutti gli intervenuti, compiaciuto della scelta del tema centratissimo in un momento in cui diverse criticità si rilevano in tutto l’ecosistema del quale il “mondo delle Api” rappresenta una forza vitale.
La conferenza ha visto la partecipazione di numerose socie dei diversi Club d’Italia, assieme alle socie di Milazzo, in un clima di crescente interesse e di reciproco gradimento, assumendo le caratteristiche di un sereno incontro in presenza.
L’intervento di padre Carmelo Russo con riferimento alla “Laus Cerei”, inno di resurrezione del Cristo in cui si canta della fiamma attinta alla cera delle Api che da vita a infinite fiammelle, ha chiarito la meravigliosa metafora che rappresentano questi piccoli insetti alati, produttori di cera e di miele… molto infatti possiamo imparare dalla laboriosità delle api, importanti nell’ordine dell’ecologia ambientale, ma per analogia anche nell’ordine della “ecologia umana e spirituale”.
La professoressa Ivana Bonaccorsi nel suo intervento intitolato “Aspetti salutistici dal mondo delle api” ha spiegato come la funzione delle api sia condicio sine qua non per l’alimentazione e nel presentare il ruolo degli insetti impollinatori, ha evidenziato le loro specificità e le possibili ricadute di una perdita delle colonie di api sulla catena alimentare e sull’approvvigionamento mondiale del cibo.
Ha, di seguito, illustrato le caratteristiche dei prodotti dell’alveare e le loro proprietà nutrizionali, in particolare il miele, fonte energetica importante, antiossidante e antinfiammatorio, la cui presenza del fruttosio ne abbassa l’indice glicemico, ma allo stesso tempo un suo eccesso può generare danni alla nostra salute; altri preziosi derivati, come il polline che è un integratore di proteine ad alto valore biologico, la propoli è un ottimo battericida e ancora la pappa reale che contiene maggiore quantità di proteine che zuccheri.
Della funzione di sentinella dell’ambiente , attribuita alle api è stato il dottor Giuseppe Falliti a parlare, del monitoraggio dell’ambiente più o meno salubre che esse ci forniscono : si tratta di una simbiosi virtuosa che associa la capacità delle api di effettuare micro prelievi ambientali e la possibilità di rilevare gli eventuali contaminanti attraverso lo studio di laboratorio sulle api stesse e sulle loro produzioni, miele, polline cera e propoli, nei quali è possibile rilevare la presenza di pesticidi, metalli pesanti, ottenendo informazioni utili sullo stato di salute del territorio. Le api sono pertanto indicatori biologici dell’ambiente in cui viviamo.
Il dottor Falliti ha consigliato di programmare una visita all’Apiario di Castroreale il 20 di Maggio, con la speranza che la situazione pandemica lo consenta , per realizzare un vero e proprio stage .
Enrico Rampi, imprenditore e agricoltore professionale, proprietario dell’azienda agricola sita in contrada Crizzina di Castroreale ha spiegato come sia composto un Apiario arricchendo il suo excursus di notizie e curiosità: “le api vantano cento milioni di anni di vita e risale al 5000A.C. a Valencia, la prima incisione muraria di una figura d’ape con l’uomo.
Le api sono animali selvatici, non addomesticabili, ma sono esseri sociali che bisogna gestire in modo etico e i loro nidi non vanno cacciati o soppressi, ma solo spostati da personale specializzato…”
L’apicultore ha presentato le “caste” delle api, operaie, fuchi e regine, le loro caratteristiche e differenze fisiche e ha parlato dello sfarfallamento per la riproduzione, della loro impeccabile capacità organizzativa e infine del loro ciclo vitale nella fase crescente, primavera ed estate e nella fase calante inverno ed autunno.
É spontaneo paragonare le donne e, nel nostro caso, le Sorores del Soroptmist alle meravigliose api nelle quali Pio XII e Papa Pacelli riconobbero un potente aiuto per l’umanità.
Fin dall’età classica le api hanno rappresentato una metafora perfetta di efficiente struttura socio lavorativa; curioso è l’uso che fece dell’ape il poeta giambico Semonide che individuò dieci tipi di donne, in virtù del loro aspetto caratteriale, paragonate a un esponente del mondo animale, e solo una, quella che Zeus creò dall’ape, era da sposare, perché la più virtuosa.
Virgilio nelle Georgiche descrive il mondo delle api, mostrando quella conoscenza della natura che oggi la scienza ha approfondito e, toccando le vette più alte della poesia, canta la laboriosità di questi piccoli esseri alati che denomina “Piccoli Quiriti” e Anima Mundi.
Ha concluso i lavori la professoressa Barbara Newman, Vice Presidente Nazionale Soroptimist International Italia, Referente Nazionale del Progetto per il Centenario del S. I. Oasi delle api, che ha lodato l’iniziativa realizzata dalla Presidente Agata Spampinato, dai relatori e dalle socie tutte, in un clima di armoniosa sinergia, ed ha accolto con entusiasmo la proposta di Ivana Bonaccorsi di patrocinare a livello europeo il Progetto Il delicato mondo delle Api del Club di Milazzo.
Rita Chillemi