Al cimitero di Monreale, nel Palermitano, c’era un vero e proprio business dei defunti. Un mercato illegale delle sepolture con tanto di mazzette e documenti falsificati per aggirare i vincoli e utilizzare i loculi che arrivavano a costare anche 10mila euro a bara. Sono circa 200 i loculi finiti nel mirino della Procura e 27 gli indagati tra medici dell’Asp, funzionari comunali, titolari di imprese funebri e custodi del cimitero. I carabinieri hanno notificato nei giorni scorsi l’avviso di conclusione delle indagini. Le accuse a vario titolo sono di falso materiale, falso in atto pubblico, truffa aggravata, abuso d’ufficio, corruzione, soppressione di atti veri, falsificazione delle dichiarazioni sostitutive.