Isola pedonale, dopo tre settimane di sperimentazione non si placano le polemiche. A protestare sono soprattutto i titolari delle attività turistico ricreative che operano fuori dalla zona chiusa al traffico, Vaccarella in particolare ma anche altre aree cittadine e si ritiene che l’unico risultato sia stato sino ad ora di dare un vantaggio ai gestori delle attività di ristorazione del centro. Una soluzione quella prospettata dall’Amministrazione – affermano i titolari delle attività della zona che esprimono dissenso avverso questo tipo d’isola pedonale – che peraltro provoca disagi anche alla viabilità con lunghe code per coloro che devono raggiungere Capo Milazzo e il Borgo. Se proprio si vuole fare un’isola pedonale degna di tal nome – si afferma – si consenta, viste le caratteristiche di Milazzo il passaggio dalla via Luigi Rizzo, da via Crispi e dalla marina Garibaldi, magari da un solo lato, verso il promontorio, e si chiuda la strada da via Giacomo Medici a Piano Baele e piazza Caio Duilio fino a piazza Mazzini, incluse via C. Borgia e piazza Perdichizzi. Insomma chiudere la parte interna per consentire il regolare passaggio in unica direzione delle auto. Occorre portare avanti scelte coraggiose che consentano alla città di poter essere vissuta senza subire le conseguenze negative dell’inquinamento e permettere alle famiglie di passeggiare senza problemi sapendo che quelle strade non saranno interessate dal passaggio delle vetture. Diversamente saranno soluzioni provvisorie e soprattutto non in grado di incidere su una modifica delle condizioni di vita delle persone.