La Camera di Commercio di Torino ha istituito già in anni addietro il Premio “Torinese dell’anno”. Un riconoscimento assegnato a torinesi di nascita o di adozione, che meglio di altri si sono distinti nel campo della cultura, dell’arte e anche dal punto di vista imprenditoriale. E non è un caso che lo scorso anno il premio sia stato assegnato a Piero Angela e prima ancora a Sergio Marchionne, Rita Levi Montalcini e Don Luigi Ciotti – personaggi di spicco – capaci di dare lustro e orgoglio alla città sabauda. Giunto alla 42ma edizione, il riconoscimento per l’anno 2018 è stato assegnato ad Andrea Agnelli dalla Camera di Commercio di Torino con questa motivazione: “Per la sua visione e la sua capacità imprenditoriale che gli hanno permesso di sviluppare la Juventus, portandola a essere una delle prime squadre di calcio al mondo e trasformandola dall’essere una società sportiva tradizionale a un colosso anche commerciale, con un marchio sapientemente valorizzato e un museo in grado di creare un’esperienza emotiva unica, facendola anche diventare a tutti gli effetti uno dei principali motori dell’economia turistica della nostra Città”. La Consegna del Premio avverrà il prossimo 24 Novembre e sarà corredata dalla solita cornice di pubblico valorizzata dalla presenza di importanti personalità del mondo commerciale e sportivo di Torino. Dunque, diamo merito a questo 43enne imprenditore e dirigente sportivo italiano, presidente della Juventus e amministratore di Exor, l’azienda di diritto olandese controllata dalla famiglia Agnelli che con una capitalizzazione di quasi 24 miliardi di dollari usa, riassume una storia imprenditoriale fatta di oltre un secolo di investimenti. Nulla nasce per caso e soprattutto nulla s’inventa dall’oggi al domani. Sì, perché nella lunga storia della nobile casata degli Agnelli, c’è l’imprenditoria sviluppata sempre ad alti livelli e con grande progettualità nel campo dell’automotive. E ancora oggi, in un Paese falcidiato da tantissime problematiche economiche, FCA e soprattutto Juventus rappresentano la vera fonte di immagine di Torino. Un apporto privato che armonizza la città sabauda e dà un sostanziale appoggio alla Regione Piemonte e allo stesso Comune torinese.
Salvino Cavallaro