di Gabriele Petrungaro
Tassi negativi applicati anche ai conti corrente dei clienti. L’indicazione di Jean Pierre Mustier, amministratore delegato di UniCredit nella sua nuova veste di presidente della European Banking Federation (Ebf, l’associazione che riunisce e rappresenta le banche europee) ha scatenato due giorni fa inevitabili discussioni all’interno del settore finanziario e legittimi timori fra i risparmiatori, ma non può essere certo definita un fulmine ciel sereno.
La «tassa» sui depositi, anche se limitata alle giacenze particolarmente elevate, è già realtà in terra Svizzera e Danimarca (dove i tassi sono ancora più bassi rispetto all’Eurozona) ed è anche diffusa in diverse realtà regionali tedesche. Più difficile invece vederla applicata in Italia, almeno nel breve termine.