Da qualche giorno sono attive le telecamere di videosorveglianza installate dall’ASP di Messina presso l’Ospedale di Milazzo. Queste consentono il monitoraggio real time degli ambienti del Pronto Soccorso e delle relative sale di attesa nel rispetto della legge sulla privacy.
In seguito alle numerose aggressioni, di cui sono state vittime gli operatori sanitari dell’Ospedale di Milazzo con maggiore esposizione dei lavoratori del Pronto Soccorso, i vertici aziendali dell’Asp di Messina, anche in seguito a reiterate segnalazioni e specifiche richieste da parte delle sigle sindacali – afferma il dottor Giuseppe Giannetto, rappresentante della Cimo – hanno attivato una serie di iniziative volte ad affrontare il dramma delle continue aggressioni subite dal personale sanitario in servizio. che ormai per numero e gravità sono da considerarsi una vera e propria emergenza nazionale. L’INAIL ha indicato il numero di 1200 denunce annue ricevute da parte del personale sanitario che ha subito aggressioni, riportanto lesioni, e questo è un dato in costante crescita.
L’Asp di Messina ha già posto in essere altre iniziative collaterali volte a contenere tale fenomeno come l’attivazione del WIFi fruibile dai pazienti e dai loro accompagnatori in attesa al Pronto Soccorso, l’attivazione di monitor che consentono in maniera trasparente di seguire il numero ed i relativi codici assegnati ai pazienti registrati con la stima dei tempi di attesa.
Probabilmente queste contromisure intraprese non riusciranno da sole a risolvere interamente la questione, ma sicuramente rappresentano un argine per individuare i facinorosi come nel caso delle telecamere di sicurezza che consentiranno almeno il riconoscimento degli aggressori costituendo così una prova nei successivi procedimenti giudiziari mentre il sistema di monitor informativi e le televisioni operative possono rappresentare un aiuto nello smorzare lo stato di tensione continua presente tra gli utenti.