“Il governo Musumeci ha intavolato a dicembre una sana collaborazione col governo centrale al fine di trovare una soluzione e un riordino per le casse delle ex province. Tuttavia abbiamo assistito finora solo a valzer di promesse e spot elettorali.”
Lo dichiara Antonio Catalfamo, capogruppo all’Assemblea Regionale Sicilia per Fratelli d’Italia, in riferimento al termine ultimo, venerdì 3 maggio, perché vengano depositati gli emendamenti alla legge di riordino recentemente varata dal Governo gialloverde:
“Una legge che potrebbe finalizzare le soluzioni pronosticate nel tavolo tecnico tra Stato e Regione. Fa bene a insistere il Presidente Musumeci. Il prelievo forzoso è aumentato di 3 volte negli ultimi 4 anni a causa degli accordi scellerati tra i governi precedenti. La Regione siciliana ha già ereditato un pesante fardello economico dalle passate legislature e non potrà sobbarcarsi anche i costi per garantire i servizi delle ex province. Bisogna ragionare – conclude Catalfamo – sull’opportunità di far restare questi soldi in Sicilia per garantire ai cittadini strade, scuole, uffici locali efficienti e di avere quindi quei servizi funzionali e indispensabili. La provincia di Messina è tra quelle messe peggio in termini di prelievo forzoso ed avendo la superficie forestale più ampia della Sicilia, deve far fronte a una serie di interventi di manutenzione su strade e collegamenti interni. Un pensiero va fatto infine, prima della festa dei Lavoratori, ai dipendenti provinciali che vivono il dramma dell’incertezza lavorativa. Tutto questo potrebbe finire se il governo centrale trasformasse i suoi video-spot in interventi concreti per impedire alle tasse siciliane di lasciare questo territorio in maniera sempre più consistente.”