Le indagini dei poliziotti della Squadra Mobile in collaborazione con quelli della Squadra Mobile di Ravenna, dei Reparti Prevenzione Crimine di Lecce, Potenza e Pescara, del Reparto Cinofili di Brindisi e del Reparto Volo di Bari hanno accertato che gli arrestati sono tutti facenti parte di un gruppo criminale che aveva acquisito il controllo di parte del traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, nel capoluogo leccese attraverso una serie di sodali storicamente legati alle loro persone.
Il procedimento, avviato a seguito di attività di indagine finalizzate ad individuare gli autori di una serie di atti intimidatori posti in essere nei confronti di congiunti di un collaboratore di giustizia, è stato, poi, ulteriormente implementato dalle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia il quale ha, di fatto, riscontrato l’intero quadro probatorio acquisito nell’ambito dell’attività investigativa.
Gli elementi acquisiti hanno dimostrato come il gruppo criminale avesse ormai raggiunto nel territorio leccese, approfittando anche dello stato di detenzione delle figure di riferimento dei menzionati clan della SCU, una relativa autonomia criminale mantenendo peraltro trasversali rapporti con personaggi di rilevante spessore criminale i quali, in più occasioni, si sono posti da intermediari nella vendita di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente.
L’attivita’ investigativa, protrattasi per oltre un anno e supportata anche dalle preziose dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, ha consentito di ricostruire centinaia episodi di spaccio di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, eroina, hashish e marijuana, posti in essere dai vari indagati sul territorio di questa provincia.