L’ente interviene sulla vicenda di Mirto (ME) di avantieri e richiama un precedente caso contro un operatore del 118.
MESSINA (8 gen) – “Come già fatto in episodi precedenti, ci costituiremo parte civile” – sono le parole del presidente dell’Ordine dei medici e odontoiatri di Messina Giacomo Caudo, in merito all’ultima aggressione – “Avantieri notte l’ennesimo caso di violenza contro la nostra categoria: un giovane collega di turno nella continuità assistenziale (ex Guardia medica) nel paese di Mirto (ME) è stato buttato giù dalla scale durante una visita domiciliare, il che rappresenta un’aggravante. Non possiamo più tollerare di essere trattati in questo modo: da anni ormai tali vicende si ripetono dentro gli ambulatori, negli ospedali, nelle carceri e in altri luoghi dove operatori sanitari, e non solo medici, sono costretti a subire aggressioni verbali e fisiche; qualche tempo fa un altro avvenimento simile durante un servizio di 118. Il decreto legge che equipara il medico al pubblico ufficiale, e perció prevede la procedibilità di ufficio per reati del genere, deve diventare normativa vigente, con l’obiettivo di frenare un fenomeno preoccupante e ormai dilagante: i medici sono sempre meno sereni sui luoghi di lavoro e ciò crea tensioni, ansie, paure, pronte a ripercuotersi inesorabilmente nel quotidiano lavoro”. L’Ordine è pronto a schierarsi in difesa della classe medica: “Da ora in poi – conclude Caudo – qualunque circostanza simile a quelle citate sarà oggetto, in automatico, di un’estrema difesa da parte del nostro ente con la costituzione di parte civile in giudizio”.