Cui Prodest? Era la domanda che si ponevano gli antichi romani per risolvere problemi difficili.
Noi non abbiamo la presunzione di fare congetture per verificare se giova a qualcuno la lunga crisi politica italiana per cui dopo circa tre mesi dalle elezioni non abbiamo ancora un nuovo governo.
Riteniamo però di capire che la lunga crisi può provocare un grave danno per il popolo con particolare riferimento a coloro che vivono a reddito fisso ed in maggior misura a quelli che sono disoccupati,precari,o sottopagati.
Si parla di possibile ricorso a nuove elezioni.
Ci chiediamo se il gioco vale la candela o se è meglio e più prudente ed opportuno, con buona volontà, cercare una sollecita soluzione.
Qualche domanda forse indiscreta :
Nella eventualità di nuove elezioni quanti degli eletti del 4 marzo saranno ricandidati e quanti saranno rieletti ?
Si verificherà un nuovo rinnovamento della rappresentanza parlamentare ?
O il numero dei rappresentanti eletti dalle formazioni politiche risulterà quasi uguale a quello attuale ?
In tal caso con il risultato di avere speso soldi,tempo ed energie inutilmente.
Luigi Celebre