Gara d’appalto su misura per una ditta “amica”’, a giudizio due dirigenti del Comune di Catania

Il gup di Catania Giancarlo Cascino ha rinviato a giudizio per turbata libertà degli incanti il dirigente del Comune etneo Paolo Italia e il responsabile unico del provvedimento Alfia Pina Aurora Patrizia Sciuto.  Al centro dell’inchiesta una gara da 130mila euro per l’acquisto di ‘giochi da esterno’ del quale Italia era responsabile della Direzione Pubblica istruzione, Sport e Pari opportunità dell’Ente e presidente della commissione di gara e Sciuto la Responsabile utile del provvedimento.

Le indagini erano state avviate dai carabinieri dopo la denuncia di una ditta esclusa, la “Green srl”, che, assistita dall’avvocato Alessandra Santoro, si è costituita parte civile. Per la Procura la società è stata esclusa “nonostante la corretta documentazione prodotta”.

Secondo l’accusa il bando in alcuni allegati prevedeva schede tecniche dal “contenuto esattamente identico da quanto riportato” da un’azienda che partecipava alla gara. Inoltre gli imputati avrebbero ostacolato “la partecipazione di altre ditte, richiedendo, pena l’esclusione, attestazioni di conformità certificate da laboratori Sinal, ente di accreditamento non più esistente dal 2009”.

 

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