Il rischio di avere un attacco di cuore aumenta fino a sei volte quando si ha l’influenza. Lo afferma uno studio canadese pubblicato dal New England Journal of Medicine, secondo cui il rischio, che cessa una settimana dopo la fine dei sintomi, è maggiore per gli anziani, per le persone colpite dal virus B e per chi è al primo infarto.
L’associazione tra influenza e infarti era già stata osservata in precedenza, ma lo studio è il primo che ha lavorato su casi confermati da test di laboratorio. I ricercatori dell’Institute for Clinical Evaluative Sciences di Toronto hanno analizzato i dati di oltre 20mila persone. In 332 casi i pazienti hanno avuto anche un attacco cardiaco nel periodo che va da un anno prima a un anno dopo la diagnosi. La maggior probabilità di attacco cardiaco è stata vista anche per altre malattie respiratorie, spiegano gli autori, ma in misura minore rispetto all’influenza.
I più vulnerabili sono gli anziani e chi ha già dei fattori di rischio. “Le persone che sono a rischio di attacco cardiaco devono prendere tutte le precauzioni per prevenire le infezioni respiratorie, specialmente l’influenza – concludono quindi gli autori -, con tutte le misure possibili dal vaccino al lavaggio delle mani”.