Mancano due giorni alla manifestazione di protesta contro il termovalorizzatore di “A2a” e in città è già mobilitazione. Da un lato le forze dell’ordine stanno organizzando nel modo migliore il servizio per evitare che possano accadere problemi di ordine pubblico, dall’altro ambientalisti e comitati cercano di sensibilizzare più persone possibile per una partecipazione massiccia alla giornata che partirà alle 15 da piazza San Papino. Tra le adesioni quelle del Pd e di “Italia Nostra” che ha diramato la seguente nota: “La manifestazione del 28 gennaio è importante perché proprio in queste settimane giungerà a conclusione l’iter autorizzativo del mega-inceneritore che A2A minaccia di realizzare nella Valle del Mela. Dopo il parere negativo del Ministero dei Beni Culturali e quello inspiegabilmente favorevole del Ministero dell’Ambiente (!) potrebbe essere il Consiglio dei Ministri a decidere. La manifestazione, a questo punto, diventa più importante che mai per far pressione sul Governo Nazionale affinché non sia concessa l’autorizzazione. Ribadiamo che il progetto dell’inceneritore non nasce da esigenze del territorio per affrontare il problema dei rifiuti, ma dalla volontà di una società privata di creare profitto dalla produzione di energia attraverso l’incenerimento di oltre 500mila tonnellate annue di rifiuti con l’inevitabile emissione di diossina, polveri sottili e altri inquinanti. E ciò, mentre laddove esistono simili impianti si sta pensa alla ”exit strategy”.
La Regione Sicilia deve dotarsi di un ”modello virtuoso di gestione dei rifiuti” che escluda inceneritori e discariche e punti sulla differenziazione, il compostaggio, il riciclo. Partano subito gli interventi di bonifica previsti dall’istituzione dell’ Area ad Alto Rischio Ambientale. La stessa A2A, se intende investire all’interno dell’ex Centrale di S. Filippo del Mela per produrre energia, abbandoni la logica dell’incenerimento e utilizzi altre soluzioni ecosostenibili come il solare o l’eolico.
Imporre a questo territorio un inceneritore è un’ulteriore violenza insopportabile per il territorio, non è fattore di lavoro e sviluppo, ma al contrario di impoverimento e insostenibilità.
Ormai è evidente che il lavoro e il futuro non possono essere garantiti da simili interventi, ma dalla valorizzazione piena e consapevole delle risorse del territorio: il mare, la piana, il promontorio, il patrimonio culturale, il turismo.
Italia Nostra, nell’aderire alla manifestazione, ricorda che il Piano Paesaggistico dell’Ambito 9 approvato in via definitiva il 29/12/2016 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana del 31/03/2017 vieta chiaramente la realizzazione dell’inceneritore in quell’ area e si impegna a realizzare in tempi brevi un’iniziativa a tutela del detto Piano Paesaggistico”.
Giampaolo Petrungaro