Si è svolta nell’Aula Magna dell’istituto “Leonardo Da Vinci”, una conferenza dedicata alla figura dell’ammiraglio Luigi Rizzo. La giornata è stata presenziata dalla figlia, la contessa Maria Guglielmina Rizzo Bonaccorsi e da una rappresentanza di autorità militari e civili. Il tema centrale dell’iniziativa ha riguardato la rievocazione della vita e delle gesta dell’Eroe, con particolare riferimento all’impresa di Trieste, di cui ricorre quest’anno il centenario. L’episodio riguarda l’affondamento della corazzata austro-ungarica “Wien” messo a segno da Luigi Rizzo e dai suoi uomini nella notte tra il 9 e il 10 dicembre 1917. Dopo i saluti della dirigente Stefana Scolaro, l’incontro è entrato nel vivo con la presentazione dei video preparati dagli studenti di alcune classi degli indirizzi Nautico e Turistico. Coadiuvati dalle docenti Barone, Zucconi e Crisà, i ragazzi hanno ripercorso gli aspetti salienti della vita di Luigi Rizzo che, per dirla con le parole di G. D’Annunzio, “osò l’inosabile” con le sue imprese leggendarie. L’ articolato intervento del Dott. Biagio Ricciardi, presente sia come cultore della materia che in qualità di Vicepresidente dell’Associazione Nastro Azzurro, ha chiuso la giornata rilevando il valore dell’iniziativa.
Hanno partecipato: il nipote di Luigi Rizzo Bonaccorsi, l’Ammiraglio Iannucci, Il Presidente della Lega Navale G. Romano, il Presidente del Rotary Club di Milazzo S. Russo, il Presidente dell’Associazione Italia Nostra-sezione di Milazzo Maneri, un rappresentante della Capitaneria di Porto e Adele Chiello Tusa, madre del compianto Giuseppe Tusa.
«Il legame del nostro Istituto con la figura di Luigi Rizzo è particolarmente forte – dice Stefania Scolaro – perché l’Eroe ha dato lustro alla nostra città e per questo è doveroso tenere vivo il ricordo delle Sue imprese e celebrarlo come uno dei maggiori protagonisti della storia italiana. Occorre che i giovani imparino dallo studio della storia il passato, il presente e sappiano proiettarsi nel futuro avendo saldi i valori della democrazia, della pace e della libertà».