Il vertice di Arcore convocato ieri sera per dirimere la spaccatura nel centro destra che rischia di spaccare anche Forza Italia e mettere l’ultima parola sul candidato presidente della Regione è durato circa due ore ed è servito solo a ribadire il no di Berlusconi all’appoggio ad una candidatura a Nello Musumeci. Poi la trattativa si è spostata all’interno del partito azzurro per un sì, invece, ribadito a Gaetano Armao anche se Berlusconi non chiude all’eventualità di un altro candidato che sia espressione o comunque indicazione di Forza Italia se può essere inclusivo. Il nome che circola di Stefania Prestigiacomo è quello che è stato fatto circolare in ogni occasione utile, una idea che Miccichè ripropone ad ogni occasione.
Di fatto non rientrano le spaccature e il vertice risolutore risulta essere tutto tranne che risolutore. da una parte Armao incassa l’appoggio azzurro, dall’altro la spaccatura interna a Forza Italia è da rivalutare dopo il secondo pronunciamente del leader mentre l’accordo con la destra appare davvero complicato nonostante tutti gli appelli all’unità della giornata di ieri.
Su Armao, dunque, e sul suo movimento dei sicilianindignati conflurebbero, oltre agli autonomisti che sono con lui da anni, i centristi del Cantiere Popolare e Forza Italia, mentre resterebbero fuori da questa corsa farelli d’Italia e Lega. Il centrodestra si presenterebbe spaccato e con qualche difficoltà anche in casa azzurra dove tutti gli ex An sono in rivolta.