Sulla vicenda della rete ospedaliera messinese torna ad intervenire il deputato regionale Santi Formica, dopo la diffusione della nuova pianta organica che conferma il declassamento dell’ospedale Cutroni Zodda e la penalizzazione dell’intera provincia di Messina. “Sentiamo parlare – afferma Formica – da qualche tempo, dopo la vergogna del blitz operato dall’assessore alla sanità e della maggioranza in commissione sanità con l’approvazione quasi di nascosto e in maniera fulminea della rete ospedaliera che penalizza come tutti sanno la nostra provincia sopratutto la zona tirrenica, Milazzo Barcellona e Sant’Agata su tutti, ma anche Mistretta e Lipari per non parlare del Papardo, di possibili rimedi da mettere in opera entro il 31 maggio. A parte ogni considerazione su chi prima ti danneggia, e poi annuncia che si attiverà per rimediare il danno da lui stesso provocato, per evitare l’ennesima presa in giro ai danni dei cittadini, c’è un modo semplice per cercare di apporre una pezza anche se tardivamente a questa situazione. L’assessore ed il governo restituiscano gli 8 milioni di euro letteralmente “rubati” alla sanità messinese per girarli a Catania e qualche altra provincia come Trapani, con un’operazione criticata persino dalla Corte dei Conti. Solo cosi si puo incrementare Sant’Agata e Milazzo, ingiustamente penalizzate, dare qualche risorsa in piu a Lipari e Mistretta e sopratutto porre rimedio allo scempio operato nei confronti di Barcellona Pozzo di Gotto, lasciando aperto il pronto soccorso, prevedendo la stroke unity e la neurologia e incrementando cardiologia e gli altri servizi indispensabili per il funzionamento dell’ospedale. Solo con questo atto di giustizia nei confronti di Messina si potrà discutere di un parziale rimedio, altrimenti rimangono solo le chiacchiere e le false promesse come sempre messe in opera dal peggior governo di tutti i tempi”.