Il sistema dei rimpatri non funziona in Italia così come in Europa. L’attentatore uzbeko di Stoccolma doveva infatti essere espulso, era in clandestinità da quando la sua richiesta di soggiorno era stata respinta lo scorso anno. Sulla vicenda è intervenuto il Senatore siciliano Scilipoti Isgrò, di Forza Italia, ribadendo il legame indiretto tra burocrazia, clandestinità e terrorismo.
“I rimpatri costano, sono spesso ostacolati dalla burocrazia e dagli incartamenti, rimpallati tra un Consolato e l’altro. E poi nessun Paese vuole indietro un cittadino che rappresenta un pericolo sociale quindi diventa ancora più difficile discernere la buona fede di chi, dall’altro lato del telefono, dovrebbe mostrarsi disponibile a riprendersi l’immigrato. Al fallimento del piano di ricollocazione deve quindi aggiungersi anche quello della politica dei rimpatri, bloccata nel pantano della burocrazia, a fronte di un aumento di richieste che arrivano dai tribunali e anche lì, prima di una condanna, passa spesso troppo tempo. Tra le maglie larghe, dettate dai tempi della giustizia – ha concluso Scilipoti – i terroristi trovano quindi facile spazio, la burocrazia si conferma uno degli alleati più potenti del terrorismo a caccia di nuovi adepti in giro per l’Europa.”