Risogere è una questione di cuore ed espugnare il “Bagicalupo” è l’impresa che consente al Milazzo di riportarsi sul binario corretto in direzione playoff. A tre turni dalla termine della regular season i rossoblù cingono dunque d’assedio e rimontano lo Sporting Taormina, fissando l’1-2 che consente loro di salire al quarto posto e imporre di fatti il rinvio alla festa salvezza della gagliarda formazione jonica. Subìto gol su calcio di rigore – trasformato da Puglia prima dell’intervallo – gli uomini di Danilo Rufini entrano però nella ripresa col piglio giusto e schiacciano in area di rigore l’undici padrone di casa. Nonostante un gol annullato per fuorigioco, in soli tre minuti Rasà e Lucarelli permettono comunque al Milazzo di fare breccia nella stregata porta di Di Benedetto e rendere giustizia ad una splendida prestazione, che segna la rinascita dei mamertini in vista degli spareggi promozione.
A partire meglio sono però gli jonici, pur non sortendo effetto la buona sgroppata di Peppe Buda, che da destra lascia partire al un cross che attraversa l’area piccola per poi perdersi in fallo laterale. Ed al 17’, su corner, gli ospiti sono vicinissimi al vantaggio. Solo la traversa salva infatti Di Benedetto, col pallone spedito sul montante da Leo – che ci prova col destro sottomisura – e sulla ribattuta anche da Tricamo, che incorna con forza e fa tremare il legno quanto le sicurezze della formazione di Coppa. I rossoblù hanno preso coraggio e due minuti più tardi Cannavò, con davanti una prateria, finisce in fuorigioco sulla sventagliata di Rasà dal lato opposto. Al 21’ è ancora flipper in area di rigore e sulla trequarti arpiona la sfera D’Arrigo, la cui bordata trova la respinta di Di Benedetto sulla linea. Intanto un capovolgimento di fronte offre due calci d’angolo allo Sporting Taormina e per un istante Filistad non trova il gol con un imperioso stacco di testa che si perde di poco oltre il secondo palo, così come la sfera scagliata da Giannaula un attimo dopo. La sfida è tutta a centrocampo ed intorno alla mezz’ora Lucarelli cerca di sbloccarla in grande stile. Sulla trequarti, solo contro tre, l’italo-argentino ruba palla e mette la freccia per presentarsi a duello con Di Benedetto, incrociando un mancino che manca il bersaglio per un soffio. Ed è al 37’ che arriva il colpo di scena, su una nuova incursione di Buda: l’attaccante taorminese scarta stavolta un avversario e scorre sul fondo, dove giunge a contatto con Leo e induce Carpenzano ad assegnare calcio di rigore. Sul dischetto va Puglia, che calcia di prepotenza ed insacca a fil di palo con Ingrassia che devia ma non può bloccare il cuoio dell’1-0.
Nella ripresa mister Rufini butta nella mischia Cordisco ed al primo squillo dei mamertini è sulla testa di Lucarelli la pronta occasione per il pareggio, sventata da Di Benedetto che d’istinto apre i guantoni ed allontana l’incornata da pochi passi. Al 60’ è ancora “El Gallardo” a concludere, con una staffilata che si perde alta di un soffio, mentre lo Sporting si salva fortunosamente su due mischie in area e rischia anche l’autogol sugli sviluppi di un calcio di punizione. Quello rossoblù è un vero e proprio assedio ed all’ennesimo corner l’undici del Capo troverebbe anche il gol del pari. Al 68’, dal limite dell’area, Rizzo scaraventa all’angolino un pallone rimasto lì per parecchi secondi ed è Cannavò a correggere in porta: secondo il primo assistente Saab di Acireale la rete è viziata nella mischia da una posizione di fuorigioco, dunque Carpenzano annulla. Ferito nell’orgoglio il Milazzo ripete gli sforzi e come nel match di Scordia, dopo la mancata convalida, trova davvero l’1-1. Al 73’ Di Benedetto toglie la sfera dal secondo palo sul colpo di testa di Lucarelli, operando un vero e proprio miracolo, ma sulla respinta la butta dentro Rosario Rasà, che col destro fulmina il numero uno biancazzurro e si prende la scena per celebrare il decisivo gol dell’ex. Ma il cuore del Milazzo non è finito sulla rete del pari. Appena tre minuti dopo Maximiliano Lucarelli corona col gol la migliore prestazione della sua stagione, schiantando in porta il punto della rimonta con un destro a incrociare dal limite dell’area che costringe Di Benedetto togliersi il cappello e raccogliere in fondo al sacco la palla del definitivo 1-2. Nel recupero Trovato è in fuorigioco sul proprio stacco di testa ed all’ultimo istante Famà anticipa un avversario e stecca davanti a Ingrassia. Al triplice fischio, un Milazzo che lotta contro sorte e traverse festeggia una vittoria lontano da casa che mancava dal 19 febbraio, rinforzando ulteriormente le proprie credenziali in ottica playoff.
Mercoledì 5 aprile, al penultimo turno della regular season, il Milazzo riceverà il fanalino di coda Torregrotta.
Antonio Petrungaro