I dati dell’Istat diffusi oggi dal Corriere, raccontano di un Paese ancora troppo vittima della paura. In Italia – anche se in lieve diminuzione – avviene una rapina ogni dure ore, principalmente nei negozi commerciali. Un allarme segnalato anche dalla Confcommercio di Messina visto i fatti di micro criminalità verificatisi in centro città e culminati con risse e danneggiamenti ai danni di commercianti. Su questo è direttamente intervenuto il Presidente di Confcommercio Messina, Carmelo Picciotto. “Ciò che è accaduto nei giorni scorsi dalle parti di piazza Cairoli lato mare, con vetrine prese a sassate da ignoti e risse, non va assolutamente sottovalutato. La continua presenza delle Forze dell’Ordine evidentemente non basta e per questo motivo ritengo sia opportuno sedersi attorno a un tavolo per adottare delle misure che possano fungere da deterrente. Noi di Confcommercio abbiamo sottoscritto un protocollo con l’ufficio provinciale del Lavoro per l’installazione delle telecamere negli esercizi commerciali. Questa misura potrebbe rappresentare un ottimo deterrente con l’aggiunta di altri dispositivi all’esterno e una presenza ancor più massiccia delle Forze dell’Ordine. E’ normale che gli episodi microcriminali allontanino la gente dal centro commerciale o comunque dal centro storico”.
Anche il Senatore Domenico Scilipoti Isgrò ha voluto dire la sua sull’argomento sicurezza, rilanciando: “Servono più risorse per le autorità di pubblica sicurezza mentre nei piccoli centri occorre siglare protocolli con la vigilanza privata, una risorsa che può essere mobilitata come già fatto in tanti altri Paesi europei. Treni, periferie, stazioni autobus, fabbricati. In questi anni i governi di sinistra hanno sostanzialmente abbandonato queste parti della società civile perché si è investito pochissimo sulla sicurezza. Oggi le periferie gridano, il degrado aumenta, gli italiani si sentono meno sicuri e i criminali hanno vita facile. Bisogna tornare a parlare di sicurezza e trovare misure efficaci per arginare questa piaga sociale ormai insostenibile per i cittadini.”