Autorità portuali, integrazione fra aeroporti, interventi sul trasporto pubblico locale, potenziamento della rete ferroviaria interna e collegamento al sistema dell’alta velocità nazionale, riutilizzo a fini produttivi delle stazioni ferroviarie dismesse, completamento delle incompiute stradali, manutenzione straordinaria delle strade esistenti e sfruttare la grande occasione fornita dalla riforma del sistema portuale nello Stretto di Messina. Sono le idee per lo sviluppo emerse dal secondo pensatoio itinerante di “Cambiamenti”, l’iniziativa voluta dal sottosegretario alla Salute Davide Faraone e coordinata del deputato nazionale Tommaso Currò, in giro per la Sicilia. Un primo tavolo su infrastrutture e trasporti si e’ tenuto a Palermo in apertura dell’iniziativa, per poi spostare il confronto a Messina per consegnare quanto emerso dagli studi al ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, intervenuto all’iniziativa. Delrio, nel corso della sua tappa nella città dello Stretto, ha anche partecipato a un incontro in prefettura. E’ stata l’occasione, per il ministro, per confermare gli impegni del Governo per la città dello Stretto e per il potenziamento di Tremestieri. Il ministro ha poi spiegato che “l’autonomia dell’Autorità portuale di Messina non verrà compromessa perché noi continueremo ad investire gli introiti raccolti dall’Autority sempre in quest’area”. “I piani di investimento – ha aggiunto – vengono approvati dal ministero noi siamo garanti di questo e non c’e’ nessuno che possa comandare all’interno della nascente autorità portuale di Gioia Tauro. Invitiamo invece i porti importanti che fanno parte di questo grande sistema dello Stretto a cooperare, a stare assieme e a rafforzarsi perché dobbiamo creare lavoro e investimenti sicuri su tutta la zona meridionale. Nessuno deciderà per gli altri perché come e’ noto il piano regolatore portuale e il piano vengono approvati dalla Regione e dallo Stato”. “Ho voluto questo incontro – ha sottolineato Del Rio – perché per noi e’ molto importante ascoltare e capire le ragioni delle persone che lavorano nei nostri porti. Ho dato agli operatori rassicurazioni sul fatto che gli investimenti andranno avanti. La riforma che abbiamo implementato e che ha già dato dei risultati molto buoni in diverse parti d’Italia mira a semplificare e a rendere più competitivi i porti italiani. Quest’anno abbiamo superato i record nella presenza crocieristica ed anche nella quantità di contenitori arrivati in Italia. I porti italiani sono competitivi, speriamo in aumento del movimento di mezzi pesanti che si imbarcano sulle navi e fanno grandi tragitti per liberare il traffico stradale dai Tir”.