La Guardia di Finanza nell’ambito di un’operazione denominata “Agrumi d’oro” ha scoperto a Capo d’Orlando (Messina) una frode di diversi milioni di euro ai danni dell’Unione Europea messa in atto tramite il consorzio ‘Agridea’, che opera nel settore della lavorazione della frutta. I militari hanno denunciato cinque persone in concorso per truffa ai danni dello Stato ed eseguito un decreto di sequestro preventivo per equivalente dei beni mobili e immobili del consorzio Agridea e del suo rappresentante legale fino al controvalore dei contributi illegalmente percepiti, pari a circa un milione e novecentomila euro.
Ricostruito anche un giro di fatture ritenute false per 67 milioni di euro per il periodo che va dal 2011 al 2015, fondato sulla compravendita di limoni che in realtà non sarebbero mai stati né prodotti né acquistati. I titolari dell’Agridea avrebbero inoltre ottenuto indebitamente contributi pubblici per 2,5 milioni certificando spese fittizie con assegni ritenuti falsi.