Come d’abitudine per tutti, il fine anno segna il passaggio dal vecchio al nuovo, è il momento di tirare le somme, di tracciare il consuntivo dell’anno che va via e disegnare un progetto per quello che arriva. Il sindaco Roberto Materia ha deciso di fare il consuntivo dell’attività svolta nel 2016. “Ritengo – afferma – che non si possa non partire dalle opere di maggiore importanza, quelle più “sentite” dalla comunità, ormai prossime all’avvio: il ponte di Calderà e l’ampliamento del Cimitero, entrambi pronti ad andare in gara dopo anni – decenni, nel secondo caso – di attesa. Ma il 2016 è stato anche l’anno che ha visto l’operatività della strada di collegamento tra ponte Longano e la via S. Andrea, i cui benefici sullo scorrimento del traffico sono sotto gli occhi di tutti, e delle rotatorie, e l’inizio dei lavori di riqualificazione urbana della zona dell’Immacolata. Ci sono, poi, i progetti per la riqualificazione del quartiere Marsalini e della piazza di Portosalvo, anch’essi fermi da anni ed i cui bandi sono in pubblicazione. E la ex Pescheria di via Longo, allo stesso tempo “cuore” ed espressione manifesta della nuova vitalità barcellonese, la movida di cui tanto si parla? Erano passati alcuni anni da quando era venuto fuori che l’immobile della Pescheria non era accatastato al Comune di Barcellona Pozzo di Gotto senza che nessuno avesse provveduto alla rettifica. La mancanza di questa formalità impediva di assegnarne i locali ai nostri giovani imprenditori: oggi il complesso immobiliare è regolarmente accatastato in favore del Comune, il quale dunque può avviare il procedimento per assegnare i locali restanti. La catastazione della ex Pescheria, peraltro, richiama l’analoga problematica di tanti altri edifici pubblici, anch’essi paradossalmente non intestati al Comune sebbene già la precedente Amministrazione Nania sul finire del suo mandato avesse conferito gli incarichi ad alcuni professionisti. Da quel momento, tuttavia, nessuno si è premurato di avere cura della questione, che oggi, invece, torna all’attenzione dell’Amministrazione. Tra questi edifici pubblici ci sono edifici a servizio, strutture sportive e ci sono anche diverse scuole, quelle scuole per le quali al contempo si assegnavano appalti di ristrutturazione con risorse – e dunque – progetti insufficienti a realizzare un intervento complessivo e compiuto. Oggi c’è chi si esercita agevolmente nelle osservazioni e nelle critiche, ma tant’è, criticare è certamente arte più facile che realizzare! Intanto l’Amministrazione agisce, sia nell’esecuzione dei lavori, sia nella progettazione che nella ricerca delle fonti di finanziamento. L’Arena Montecroci, luogo simbolo dello spettacolo e cuore dell’aggregazione estiva barcellonese, ha ricevuto nuovo decoro e funzionalità e ha ripreso vita nel corso dell’estate appena passata, dopo anni di assordante silenzio”.
Per il primo cittadino è poi consistente, il “pacchetto” di progetti in corso di approntamento, diversi dei quali anch’essi fermi da tempo, per una ragione piuttosto che per un’altra: la riqualificazione di via Roma, quella di Via Garibaldi, la Villa “Primo Levi”, la bretella di collegamento tra la via Ugo S. Onofrio e la via Camarda, la riqualificazione del complesso dei Basiliani. Accanto a questi, i progetti esecutivi per la riqualificazione degli impianti sportivi – spicca la realizzazione della nuova pista d’atletica e degli spogliatoi dello stadio “D’Alcontres-Barone” , finanziata con mutuo dell’Istituto per il Credito Sportivo – che accompagnano la ripresa del funzionamento della piscina del quartiere Petraro, che sarà comunque anch’essa destinataria di un prossimo intervento manutentivo. E possiamo dimenticare i tre milioni di euro assegnati per il recupero del complesso di edilizia popolare di via Gianani? O i finanziamenti per la riqualificazione di diversi edifici scolastici, con i quali potremo realizzare quello che sin qui non è stato fatto? Gli interventi a carattere infrastrutturale, tuttavia, non si esauriscono qui, ma comprendono anche le iniziative funzionali alla realizzazione di opere e lavori d’interesse di questo Comune condotte nella cornice della concertazione istituzionale con le altre Amministrazioni. Ed allora sovvengono i finanziamenti previsti nel “Patto per il Sud” per la messa in sicurezza di quattro “saie” – peraltro in ogni caso oggetto di puntuali interventi di manutenzione, insieme alle spiagge – che attraversano il nostro territorio, anche all’interno del tessuto urbano, e quelli per la sistemazione delle strade provinciali Migliardo-Maloto e Maloto-Castroreale (complessivamente quasi 12 milioni di euro), senza trascurare gli otto milioni destinati alla realizzazione di un’esposizione permanente del florovivaismo nel complesso ESA di S. Andrea!
La rafforzata collaborazione con i cittadini – altro passaggio puntualizzato dal dottor Materia – ha consentito frattanto, grazie all’adozione delle aree a verde, di restituire pulizia e decoro a tanti spazi pubblici da troppo tempo in stato di abbandono: un sentito grazie è dunque d’obbligo rivolgere a questi concittadini, con l’auspicio, peraltro, che il loro esempio sia seguito da altri. Il progetto di efficientamento energetico della rete di illuminazione pubblica comunale inserito nel Piano triennale delle opere pubbliche e da realizzarsi mediante iniziativa di project financing consentirà, inoltre, di conseguire un duplice obiettivo: ammodernamento degli impianti e razionalizzazione dei costi di gestione da una parte, creazione di un’immagine di efficienza e adeguatezza tecnologica del territorio dall’altra. Abbiamo agito anche per condurre a conclusione il Piano di recupero del centro storico, paradossalmente fermo per responsabilità diretta dello stesso soggetto pubblico che dovrebbe approvarlo definitivamente e sostenerne il percorso: sto parlando dell’Assessorato regionale del Territorio e Ambiente. E’ superfluo ricordare che la mancanza del Piano blocca di fatto l’attività edilizia in gran parte del territorio comunale. Ebbene, posto che l’ARTA dopo circa due anni dalla trasmissione da parte del Comune degli atti relativi alla “ Verifica di assoggettabilità a V.A.S.” non ha neppure preso in esame la pratica, e ciò nonostante i diversi solleciti formulati, l’Amministrazione ha fatto quello che avrebbe fatto ogni buon padre per tutelare i legittimi interessi della propria famiglia, diffidando formalmente ad adempiere l’Assessorato, dando al contempo informativa alla Corte dei Conti e riservandosi ogni altra azione a tutela. Il Piano triennale delle opere pubbliche recentemente approvato prevede anche il ripascimento del litorale tra il torrente Termini e il Longano, fondamentale intervento di difesa della costa in prosecuzione dell’intervento già eseguito qualche anno addietro, e la realizzazione di un porticciolo turistico, sempre in zona Spinesante, quest’ultima opera in funzione dello sviluppo turistico, quale corollario delle altre misure di promozione territoriale – anche di carattere sociale e culturale – progettate ed attuate dall’Amministrazione. Lo sviluppo turistico quale volano dell’economia – economia sostenibile – del territorio comunale, non può prescindere infatti da una cornice di strutture e di servizi che lo completano, riempendolo di contenuti in assenza dei quali sarebbe alto il rischio d’insuccesso. Ecco, allora, che l’approvazione del CIRM (il Centro Intermodale Merci), giunta dopo anni di discussioni, risulta in grado di colmare il gap nella rete di distribuzione che attualmente pregiudica la capacità del tessuto produttivo di Barcellona Pozzo di Gotto di competere con le aree circostanti.
E poi l’attenzione rivolta anche alla cultura e ai servizi sociali.
Il 2016 – prosegue il sindaco di Barcellona – ha registrato le numerose iniziative organizzate o sostenute dall’Amministrazione sul tema e sullo sfondo della ricorrenza del 180° anniversario dell’unione di Barcellona e di Pozzo di Gotto, iniziative che hanno spaziato tra arte e scienza, passando per la memoria di luoghi e personalità di ieri e di oggi, per affacciarsi ad osservare la possibile Città del futuro. Abbiamo cercato di sostenere la rinascita culturale della comunità progettando anche il recupero dei murales di via Scinà all’interno di un evento con la partecipazione degli artisti che li hanno realizzati ormai qualche decennio addietro e di altri artisti di rilievo nazionale: a finanziare quest’evento saranno assegnate risorse per 10.000 euro. In questo settore, la biblioteca comunale “Nannino Di Giovanni” e quella per ragazzi Sezione Oasi continuano nel lavoro di promozione della conoscenza e di sensibilizzazione sulle tematiche culturali, rivolgendo uguale attenzione agli adulti e ai giovani con frequenti iniziative dedicate e arricchendo il patrimonio librario. Alla discussione sulle politiche culturali chiaramente non può sfuggire il Teatro Mandanici, ritornato con la gestione diretta da parte del Comune ad essere autenticamente il teatro dei barcellonesi; grazie alla sapiente gestione del Direttore Sergio Maifredi il Mandanici ha registrato il tutto esaurito in quasi tutti gli spettacoli in cartellone, segno evidente del gradimento dei cittadini e della “fame” di divertimento che serpeggia nel nostro tessuto sociale, di un diversivo “possibile” a fronte dei disagi della quotidianità. L’azione di formazione in corso presso il Teatro nel quadro dei laboratori condotti dal Maestro Mario Incudine che culminerà nell’evento conclusivo della stagione artistica 2016/2017, lo spettacolo “Un Canto Mediterraneo”, avvicina i nostri giovani all’arte e alla cultura e li coinvolge in un unico progetto corale che promuovere e valorizza la cultura musicale tradizionale del nostro territorio. Il Mandanici assume dunque il ruolo di centro propulsivo del più ampio sistema culturale cittadino e diventa esso stesso volano di un’economia indotta che si lega strettamente alle prospettive di sviluppo turistico. I “grandi eventi”, quali lo spettacolo di fine anno – quest’anno sarà Fausto Leali ad accompagnarci nel saluto al 2017 – il Carnevale barcellonese che è tornato a nuova vita, il cartellone estivo, corroborano l’azione del Mandanici e degli altri attori della cultura barcellonese e sostengono i nuovi fermenti giovanili e la nuova vitalità del territorio: tutti oggi, anche fuori da Barcellona, parlano di movida barcellonese. Se in passato i nostri giovani andavano fuori a cercare vitalità e divertimento, oggi da fuori vengono a Barcellona Pozzo di Gotto. Questa è la vitalità del nostro territorio, è il successo della nostra gioventù e della nostra imprenditoria, è una prospettiva di crescita per il futuro. Questa è anche l’immagine di Barcellona Pozzo di Gotto comunità accogliente e, quando occorre, anche solidale! La solidarietà, altra questione. Non v’è dubbio che lo sviluppo economico, ancor meglio quando accompagnato dalla crescita culturale, sia il rimedio più potente per la prevenzione del disagio sociale e il contenimento delle disuguaglianze, ma certamente non sostituisce le misure per così dire più tradizionali di sostegno a chi ha più bisogno e di lotta alle povertà. Nel corso dell’anno appena passato, ottenuta dalla Regione l’approvazione definitiva del bilancio del Distretto socio sanitario D28 di cui siamo Comune capofila, abbiamo finalmente rimosso la causa che da tempo impediva l’espletamento di diverse gare per l’affidamento di servizi sociali. Parliamo del centro disabili e del centro anziani, parliamo degli assegni civici, dell’integrazione scolastica per i disabili – come promesso si è evitata la sospensione del servizio – e di tutti gli altri servizi sociali che sono finanziati dalle risorse del bilancio di Distretto. Nel 2016 è stato approvato il nuovo Albo dei soggetti sociali che permetterà il censimento dei soggetti che nel nostro territorio “fanno” attività sociale, con la novità del riconoscimento del ruolo sociale attribuito anche ai cittadini singoli che intendono mettere a disposizione della comunità la propria persona e il proprio bagaglio di conoscenze – anche professionali – e di esperienze.
Occorre completare il percorso – comunque già in fase avanzata – per l’istituzione dei parcometri, fondamentale leva di regolazione della sosta e del traffico veicolare nel centro urbano. Occorre completare anche il risanamento finanziario dell’Ente, del quale passaggi fondamentali sono stati la copertura dei debiti fuori bilancio mediante mutui contratti con la Cassa Depositi e Prestiti (circa sei milioni di euro) e il potenziamento delle attività per il recupero dei crediti derivanti dal servizio acquedotto (in questo caso anche come iniziativa di giustizia ed equità sociale). Non mancheranno dunque gli impegni per il 2017. Saranno gli impegni per continuare nella progettualità e negli investimenti infrastrutturali e completare le opere pubbliche in corso, per continuare nel percorso di risanamento finanziario dell’Ente, per favorire l’occupazione e l’imprenditoria, soprattutto giovanile, per dare più efficienza alla macchina amministrativa dell’Ente, per incrementare l’investimento in cultura e solidarietà sociale, per affermare la legalità!”