“Al netto del percorso nazionale di quando saranno le eventuali elezioni anticipate, che sono molto probabili perche’ il referendum nei fatti conclude la legislatura, il suo significato politico e lo sforzo che il Parlamento ha fatto nel tentativo di riformare la Costituzione, noi abbiamo degli appuntamenti che meritano l’apertura di una riflessione, che si apre oggi e proseguira’ nei prossimi mesi, ma che va aperta”. Lo ha detto il segretario del Pd Sicilia Fausto Raciti a margine della direzione regionale del partito all’Hotel Politeama a Palermo, primo appuntamento collegiale dei democratici dopo la vittoria del No al referendum, che nell’isola e’ stata particolarmente netta. “Credo che sia doveroso prendere atto dell’esito elettorale – ha agguinto – e avviare una riflessione sul lavoro che il Pd deve fare nel corso dell’anno prossimo, perche’ sara’ un anno elettorale in cui si votera’ nel capoluogo siciliano, in decine di comuni importanti e, a ottobre, alla Regione Siciliana”. Nella scelta del candidato sindaco di Palermo per il Pd “ci sono tempi stretti? – ha aggiunto -. La politica e’ il campo del possibile e a volte anche dell’impossibile. Non c’e’ un tempo. C’e’ la necessita’ di organizzare una proposta. Il problema non e’ in quali tempi ma se questa proposta e’ convincente, forte e sa parlare un linguaggio nuovo alla citta’”. “Noi avevamo costruito alcune ipotesi su Palermo che partivano dalla coalizione che al momento e’ impegnata a livello regionale – ha continuato – e che prendevano atto della sostanziale indisponibilita’ del sindaco di Palermo a costruire un percorso con noi. Ora sta alla federazione e al partito di Palermo decidere quale percorso, quale proposta e con quali idee. E’ un campo sul quale credo che siano loro a dover aprire una riflessione, che noi accompagneremo e seguiremo”.