L’assessore regionale della Salute Baldo Guicciardi, in una nota indirizzata in data di ieri ai direttori generali delle strutture sanitarie dell’isola, in considerazione del mancato riordino della rete ospedaliera regionale, ha disposto la proroga fino al 30 giugno del 2017 dei contratti del personale medico che opera a tempo determinato. Un primo impegno, questo, che aveva già preso venerdì scorso ricevendo, nella sede dell’assessorato da lui retto, una delegazione del sindacato CIMO che, nella stessa giornata si era dato appuntamento a piazza Ziino a Palermo, sede dell’Assessorato regionale della Salute, per un sit-in di protesta contro la mancata riorganizzazione della rete ospedaliera ed a favore della stabilizzazione del personale medico che, nella regione Sicilia, raggiunge la ragguardevole cifra vicina alle tremila unità reppresentando quasi il 50% di tutto il personale medico attualmente in servizio. La Cimo rimane in attesa di essere convocata con le altre organizzazione sindacali, così come puntualizzato da Guicciardi nella stessa occasione, per conoscere il contenuto della riorganizzazione della rete delle strutture sanitarie presenti nell’isola, prerequisito questo per poter procedere alla stabilizzazione dei medici precari ed alla copertura, mediante concorsi, di eventuali specifiche posizioni ancora carenti. Forti perplessità ancora rimangono e sono quelle che questo scenario, realizzato al rallentatore come precedenti esperienze specifiche insegnano, sia da preludio ad ulteriori allungamenti di tempo per la sua completa realizzazione. E questi sentimenti sono condivisi da tutto il personale medico precario dell’ospedale di Milazzo dove alcuni professionisti sono anche da dodici anni contrattualizzati a tempo definito, con umilianti proroghe anche di tre mesi. Non vorremmo come CIMO che i medici siano ancora merce di scambio per i voleri della politica, restando ostaggi di promesse per i prossimi appuntamenti elettorali. Se è buona politica dia un segnale forte di cambiamento realizzando in tempi rapidi quello sino ad oggi e stato contenuto solo negli intenti e nei proclami. Il tempo della propaganda sulla pelle dei medici ed ancor più su quella dei pazienti deve finire. Bisogna ridare dignità alla professione medica, stabilizzando il personale precario, e fiducia ai cittadini realizzando una rete ospedaliera che sappia rispondere al meglio, ed in tempi rapidi alle domande, di salute degli utenti in termini di efficacia, efficienza e soprattutto di sicurezza.
Dott. Giuseppe Giannetto
Vice-segretario regionale CIMO