Un mese di spettacoli, conferenze, mostre, presentazioni di libri. E’ il programma di massima del Festival di Morgana, che si svolgerà a Palermo dal 3 al 26 novembre 2016 con anteprime, nuove produzioni e uno sguardo sulla creatività internazionale. Il Festival nasce dall’idea che nel 1975 guidò gli antropologi e collezionisti Antonio Pasqualino e la moglie Marianne Vibek: valorizzare l’opera dei pupi nel segno del teatro di figura.
Il programma dell’edizione numero 41 del Festival di Morgana è stato presentato a villa Niscemi alla presenza del sindaco Leoluca Orlando, dell’assesore alla cultura Andrea Cisimano e di Rosario Perricone, direttore del Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino. “Il Festival di Morgana – dice Orlando – è il jazz delle marionette. Ne fa capire la dimensione di incontro, migrante, così come lo è la musica jazz. Partendo dagli etnoantropologi Giuseppe Pitrè e Salvatore Salomone Marino si giunge a vari Paesi del mondo. E anche il riconoscimento dell’opera dei pupi da parte dell’Unesco per la cultura immateriale ci ricollega al riconoscimento del percorso arabo-normanno”.
Il sostegno del Comune, secondo Rosario Perricone, “consente una relazione importante con le istituzioni internazionali”. Nel giorno di apertura del Festival sarà rappresentata “La Saracina”, un’opera non musicata di Richard Wagner raccontata da un contastorie, un puparo e un negromante. Dal 23 al 26 si terrà un convegno su Pitrè, accompagnato dagli spettacoli con la reinterpretazione dei suoi testi. A conclusione del Festival sarà inaugurato Palazzo Tarallo come polo etnoantropologico.