Roma – E’ boom nel consumo di cannabis tra i giovani italiani, al top in Europa. E’ il dato che emerge dallo studio Espad (European School Survey Project on Alcohol and other Drugs), che ha coinvolto 35 Paesi europei e un totale di 96.043 studenti. In media il 18% degli studenti riferisce di aver assunto una sostanza illecita almeno una volta, ma le percentuali tra i paesi partecipanti all’indagine variano notevolmente, dal 6% al 37%. Dopo la generale tendenza al rialzo tra il 1995 e il 2003, la diffusione del consumo di droghe e’ sostanzialmente stabile, rimanendo tuttavia su livelli molto elevati, con 10 Paesi che superano il 25%, tra cui l’Italia (28%). La sostanza piu’ diffusa e’ la cannabis: riferisce di averla provata almeno una volta il 16% degli studenti (media di variazioni dal 4% al 37%), in aumento dall’11% del 1995 anche se in calo rispetto al picco del 2003 (19%); il consumo negli ultimi 30 giorni e’ del 7% medio (variazioni dall’1% al 17%), in crescita dal 4% di vent’anni prima. Anche in Italia, la sostanza illecita piu’ diffusa e’ la cannabis, con una percentuale ben piu’ alta rispetto al resto d’Europa (27% contro il 16%) e in netto aumento rispetto al 2011 (21%). Ad averla provata negli ultimi trenta giorni e’ il 15% degli adolescenti italiani, secondi solo ai coetanei francesi (17%).
Ma non solo cannabis, i giovani italiani consumano più sigarette rispetto a tutti i loro coetanei in Europa. Il dato emerge dallo studio Espad (European School Survey Project on Alcohol and other Drugs), che ha coinvolto 35 Paesi europei e un totale di 96.043 studenti. La sesta rilevazione dei dati Espad, condotta come sempre in Italia dall’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche (Ifc-Cnr), e’ stata presentata oggi presso l’Agenzia europea per il monitoraggio del fenomeno droga (Emcdda). In Europa i dati sul fumo sono incoraggianti, con la percentuale di fumatori quotidiani diminuita dal 21% al 12% e meno di un quarto (21%) che si dichiara ‘fumatore corrente’ (ovvero di aver fumato negli ultimi 30 giorni). Ma l’Italia va controcorrente e segna dati negativi record: il 37% ha fumato nell’ultimo mese, una diffusione quindi molto piu’ elevata rispetto alla media dei coetanei europei e stabile nel tempo, a differenza degli altri paesi dove ha fatto registrare considerevoli diminuzioni. Anche per quanto riguarda gli studenti che fumano quotidianamente, gli italiani rimangono stabili nel corso degli ultimi 20 anni al 21%, a un livello piu’ elevato della media comunitaria.